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TESTO Commento su Michea 5, 1-4; Ebrei 10 5-10; Luca 1 39-48
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IV Domenica di Avvento (Anno C) (23/12/2012)
Vangelo: Mi 5, 1-4; Eb 10 5-10; Lc 1 39-48 
39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
Michea 5 1-4
L'annuncio della nascita del Messia a Betlemme. Visto come dominatore del popolo d'Israele che ne prenderà cura, lo proteggerà, lo guiderà e porterà la pace. In questi versetti di Michea si può notare anche tratti di politica vera e propria. Egli viene annunciato come nuovo capo d'Israele, in opposizione ai capi politici e religiosi che a Gerusalemme si dimostrano incapaci di governare.
Ebrei 10 5-10
Gesù ha sperimentato sofferenza e morte per condurci a Dio. Occorre dunque ravvivare la speranza e continuare il cammino tenendo fisso lo sguardo su Gesù. Così potremmo definire il versetto 9: "Ecco io vengo a fare la tua volontà". Ed infatti Dio gradisce l'amore di Cristo che percorre la via dell'incarnazione e diventa un sacerdote sulla croce ed è attraverso questo che raggiunge la gloria entrando nel santuario del cieli e mediante la volontà di Dio viene sottolineato il carattere unico e definitivo del sacrificio di Cristo. Ed attraverso il suo sacrificio, dopo aver fatto la purificazione dei peccati, si è seduto alla destra del Signore.
Luca 1 39-48
Questi versetti si riferiscono all'episodio della visita di Maria ad Elisabetta. E' anche l'incontro tra le due donne che portano in grembo i loro rispettivi figli: Gesù e Giovanni. Attraverso la propria madre il profeta Giovanni saluta e rende testimonianza al Signore Messia presente in Maria di Nazareth. Maria viene salutata da Elisabetta come la più benedetta delle donne, perché il bambino che porta in grembo è il Signore. In tutto questo notiamo il parallelismo che c'è fra Gesù e Giovanni. Da l'annuncio dell'angelo a Zaccaria, marito di Elisabetta, che avrà un bambino che sarà il precursore, cioè che prepara la strada al Signore, e l'annuncio a Maria che avrà un bambino che sarà il Messia, figlio di Dio.
Revisione di vita
1-Visto che ci consideriamo tutti figli di Dio, abbiamo argomenti di conversazione quando ci incontriamo?
2- Come si risponderebbe alla domanda di Gesù in Luca cap.9 vers.20 :" Ma voi chi dite che io sia?"
3-Cosa significa per te pregare? E come narreresti la tua esperienza di preghiera?
Marco Cristina GiustariniCPM-PISA