TESTO Vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo
Riccardo Ripoli Amici della Zizzi
Giovedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (28/11/2013)
Vangelo: Lc 21,20-28
Una volta si diceva che arrivati a toccare il fondo non si può scendere più in basso e che da quel momento in poi sarebbe stata solo una crescita.
A me pare che in questo momento, quando si arriva così tanto in basso da vedere calpestati principi e valori, dove delle bambine trovano naturale vendere il proprio corpo perché hanno bisogno di soldi per la droga e per i vestiti firmati, quando si lascia che una nazione vada in frantumi perché non siamo capaci di metterci attorno ad un tavolo a dialogare, quando le donne vengono uccise solo perché disobbedienti, quando si paragonano gli allevamenti di mucche ai lager nazisti il fondo sia stato toccato abbondantemente. Ed invece no. C'è chi scava ancora per riuscire a battere il record della negatività, quasi come se dovessimo dimostrare, indossando i panni della democrazia, che l'uomo sa fare anche di peggio. Ieri al giornale radio, notizia passata fra le ultime, come a dire che sia normale, ho sentito che le commissioni del senato del Belgio hanno approvato l'eutanasia per i minorenni con tredici voti a favore e quattro contrari. Appena il parlamento avrà ratificato questa proposta di legge un bambino potrà chiedere ed ottenere di essere ucciso, potrà chiedere di morire, potrà chiedere che vengano spente le luci della sua vita. Nessuna vita, nemmeno quella più malata e più sofferente deve essere tolta e non solo per il principio cristiano che la vita è dono di Dio e solo lui ha il diritto di farla finire, principio per me fondamentale, ma anche per il fatto, e qui mi rivolgo agli amici atei, che ogni istante della vita dona qualcosa agli altri. Un seme deve morire per poter dare frutto e così è per ognuno di noi. Ogni singolo giorno, vissuto da sani o da ammalati, aggiunge qualcosa di buono al nostro mondo. Lessi un libro di Eric-Emmanuel Schmitt, poi riproposto in un sol fiato in un'unica sera ai miei ragazzi, intitolato Lettere a Dio, scritte da un bambino che nemmeno sapeva chi fosse Dio. E' veramente bello e fa capire tante cose.
Quanto scaverà ancora l'uomo per andare sempre più a fondo? Arriveremo a legittimare la razza pura, come fece hitler, ed uccidere tutti coloro che hanno un handicap, a rinchiudere chi ha una menomazione fisica, a mandare nelle camere a gas chi la pensi diversamente dal principio guida della purezza? Se continuiamo così troveremo le fiamme dell'inferno, forse in quel momento ci fermeremo.