TESTO Commento su Daniele 1, 19
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Lunedì della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (25/11/2013)
Brano biblico: Dn 1,1-6.8-21
"Il re parlò con loro, ma fra tutti non si trovò nessuno pari a Daniele, Ananìa, Misaèle e Azarìa, i quali rimasero al servizio del re."
Dn 1, 19
Come vivere questa Parola?
In questa ultima settimana dell'anno, la liturgia ci propone il libro di Daniele. È un libro tra i più recenti dell'antico testamento e il suo protagonista, Daniele, lo annoveriamo trai grandi profeti. Ma contrariamente ad Isaia, Geremia ed Ezechiele che corrispondo effettivamente a profeti, persone storicamente esistite, Daniele è un personaggio chiaramente inventato, una specie di supereroe che rimane giovane per generazioni, testimonial sorprendente della fedeltà a Jaweh del piccolo resto di Israele. Con racconti colorati, sogni e visioni, il libro di Daniele commenta il dramma del tempo in cui viene redatto (l'epoca delle persecuzioni del II° secolo AC), così come il libro dei Maccabei ci ha fatto sentire nella liturgia della scorsa settimana. Solo che Daniele usa lo stratagemma narrativo di raccontare con linguaggio apocalittico quegli orrori, collocandoli 4 secoli prima, durante l'esilio a Babilonia. Senza una minima preoccupazione storica, vengono ripresi i nomi dei grandi re del passato e Daniele si muove tra loro come un nuovo Giuseppe, sì schiavo, ma riconosciuto per saggezza e intelligenza ed esaltato tra altri, al punto da divenire il più ascoltato. L'arte di Daniele conduce questi re pagani a rispettare il Dio che egli ama e serve.
In questo primo capitolo Daniele si presenta come l'ebreo fedele che sa stare dentro ad una nuova e diversa cultura, senza lasciarsi da questa né contaminare né schiacciare. Anzi, proprio la scelta che ostinatamente fa di una dieta diversa, sfida ed incuriosisce il Re che alla fine capitola e ama il servizio intelligente del giovane Daniele e dei suoi amici.
Signore, aiuta anche noi a muoverci con disinvoltura in questo nostro tempo, fedeli alla tua Parola ma capaci di servizievole dialogo con chi spiritualmente è lontano da noi.
La voce catechismo della liturgia
Vegliate e tenetevi pronti, perché, nell'ora che non immaginate, viene il Figlio dell'uomo. (Canto al vangelo)
Sr Silvia Biglietti FMA silviabiglietti@libero.it