TESTO Perdonaci i nostri peccati, perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore
Riccardo Ripoli Amici della Zizzi
Mercoledì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (09/10/2013)
Vangelo: Lc 11,1-4
1Gesù si trovava in un luogo a pregare; quando ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». 2Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite:
Padre,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno;
3dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano,
4e perdona a noi i nostri peccati,
anche noi infatti perdoniamo a ogni nostro debitore,
e non abbandonarci alla tentazione».
Quante volte sbagliamo nei confronti delle persone e vorremmo, a volte pretendiamo, che ci perdonino, che passino oltre i nostri errori, che capiscano il momento di crisi in cui vertevamo, che siano comprensivi nei nostri confronti. è giusto, ma ci siamo domandati quante volte noi siamo disponibili a perdonare gli altri, a scusarli per le loro mancanze, debolezze, insulti, accuse nei nostri confronti?
I ragazzi ormai hanno imparato a conoscermi, sono un brontolone, li riprendo ogni volta che ritengo abbiano sbagliato, ma non passano dieci minuti dall'arrabbiatura che il nervoso mi passa e parliamo di altro come se nulla fosse. Loro sanno benissimo che qualunque sbaglio possano fare, avranno sempre il mio perdono. E' forse facile con chi vive in casa con te, con le persone che ami e che ti vogliono bene, ed è certamente più difficile con gli estranei o con coloro che ti hanno fatto tanto del male, ma il rancore non fa parte di me e ritengo che dobbiamo fare allenamento in famiglia per poter poi esportare al di fuori delle mura domestiche la nostra capacità di perdonare, sopportare, accettare il nostro prossimo