PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Io vedevo satana cadere dal cielo come la folgore

Riccardo Ripoli   Amici della Zizzi

Sabato della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (05/10/2013)

Vangelo: Lc 10,17-24 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,17-24

17I settantadue tornarono pieni di gioia, dicendo: «Signore, anche i demòni si sottomettono a noi nel tuo nome». 18Egli disse loro: «Vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. 19Ecco, io vi ho dato il potere di camminare sopra serpenti e scorpioni e sopra tutta la potenza del nemico: nulla potrà danneggiarvi. 20Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto perché i vostri nomi sono scritti nei cieli».

21In quella stessa ora Gesù esultò di gioia nello Spirito Santo e disse: «Ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza. 22Tutto è stato dato a me dal Padre mio e nessuno sa chi è il Figlio se non il Padre, né chi è il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

23E, rivolto ai discepoli, in disparte, disse: «Beati gli occhi che vedono ciò che voi vedete. 24Io vi dico che molti profeti e re hanno voluto vedere ciò che voi guardate, ma non lo videro, e ascoltare ciò che voi ascoltate, ma non lo ascoltarono».

Le immagini di chi è perito in mare in cerca di un po' di serenità scorrono ancora davanti ai miei occhi. Nel messaggio scritto ieri ed in altri letti su internet il dolore di vedere chi sia razzista al punto da respingere chi abbia un problema, chi cerchi un po' di pace per la sua vita, un futuro migliore. Più stringiamo il cerchio, più escludiamo gli altri. Così ci si può sentire italiani ed essere razzisti verso chi non abbia la nostra stessa nazionalità, ci si può sentire lombardi e considerare terroni tutti quelli al di sotto del Po, sentirsi ariani ed escludere dalla nostra vita chi non sia "puro, sentirsi di buona famiglia ed osteggiare i nuclei familiari con problemi o, come spesso mi è accaduto di vedere, mettere alla berlina quei bimbi che sono in affidamento. Quanti ragazzi che abbiamo accolto hanno subito la derisione e l'esclusione da parte dei loro compagni. Che conforto sentire ieri Papa Francesco parlare di accoglienza, dire guardando i sofferenti "Il dolore ha bisogno di essere ascoltato, ascoltare le piaghe del mondo, andare incontro alle sofferenze dei più bisognosi, dei più umili, dei più indifesi".

Se ieri aleggiava in me il senso di vergogna di appartenere alla razza umana, quella stessa razza che lascia che dei suoi figli affoghino, che li lascia morire di fame e di stenti, che non impedisce il proliferare di guerre, oggi la speranza torna a far capolino tra le nubi. Il razzista urla la sua rabbia? Lasciamolo dire e preghiamo per lui, ma parimenti non smettiamo di dire la nostra, non tappiamoci la bocca per paura di essere derisi o allontanati, sottolineiamo le parole di coloro che accolgono ed ignoriamo quelle di coloro che respingono

 

Ricerca avanzata  (54723 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: