VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 90,17 (XXIII domenica del tempo ordinario, anno C)
don Marco Pratesi Il grano e la zizzania
XXIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (08/09/2013)
Brano biblico: Sal 90,17

In quel tempo, 25una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro: 26«Se uno viene a me e non mi ama più di quanto ami suo padre, la madre, la moglie, i figli, i fratelli, le sorelle e perfino la propria vita, non può essere mio discepolo. 27Colui che non porta la propria croce e non viene dietro a me, non può essere mio discepolo.
28Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? 29Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, 30dicendo: “Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro”. 31Oppure quale re, partendo in guerra contro un altro re, non siede prima a esaminare se può affrontare con diecimila uomini chi gli viene incontro con ventimila? 32Se no, mentre l’altro è ancora lontano, gli manda dei messaggeri per chiedere pace. 33Così chiunque di voi non rinuncia a tutti i suoi averi, non può essere mio discepolo».
Ruminare i Salmi - Salmo 90, (Vulgata / liturgia 89),17 (XXIII domenica del tempo ordinario, anno C)
CEI rendi salda per noi l'opera delle nostre mani
TILC egli dia forza all'opera delle nostre mani
NV opera manuum nostrarum confirma super nos
Il Salmo, una meditazione sulla fragilità umana, si chiude con questa preghiera: Signore, rafforza e consolida il frutto delle nostre fatiche!
Dio non si sostituisce all'uomo: chiede la nostra fatica. Ma senza la sua grazia, essa resta inconsistente e sterile; soggiace al potere disgregatore della morte.
Nel dare inizio al lavoro quotidiano e a qualunque attività, chiediamo a Dio che immetta nell'opera delle nostre mani la sua fecondità.
Luca 14,28-30: Chi di voi, volendo costruire una torre, non siede prima a calcolare la spesa e a vedere se ha i mezzi per portarla a termine? Per evitare che, se getta le fondamenta e non è in grado di finire il lavoro, tutti coloro che vedono comincino a deriderlo, dicendo: "Costui ha iniziato a costruire, ma non è stato capace di finire il lavoro".
Senza chiara consapevolezza, ferma e perseverante decisione, l'opera spirituale rimane incompiuta. Chiediamo il dono di perseverare fino alla fine.