TESTO Maestro, io ti seguirò dovunque tu andrai
Riccardo Ripoli Amici della Zizzi
Lunedì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (01/07/2013)
Vangelo: Mt 8,18-22
Cosa significa seguire una persona? Vuol dire andargli dietro sempre e comunque senza capire? Per qualcuno forse è così, ma credo che seguire qualcuno significhi ben altro. Seguire richiede il presupposto della fiducia, è cercare di capire il suo pensiero, ma anche accettare ciò che non si capisce. Un bambino segue il genitore e man mano che cresce si pone degli interrogativi, ma la sua fiducia è tale e tanta che se non comprende le motivazioni di un certo comportamento, comunque le accetta.
Seguire una persona che professa un ideale, seguire Gesù per coloro che hanno fede, è comprendere quello che con la sua vita e con le parole ha voluto insegnarci.
Quando un bambino arriva da noi, specie nel periodo estivo, si guarda intorno un po' spaesato. Solitamente lo lasciamo libero di agire i primi giorni sia per capire il suo comportamento, sia per lasciare che anche lui capisca noi. Per molte cose non c'è bisogno di dirgli nulla perché apprende dagli altri bambini e impara a comprendere di chi possa fidarsi. Le riunioni che ogni sera facciamo, unitamente al comportamento che cerchiamo di tenere durante il giorno, rafforzano questa fiducia. Anche i no, a volte più che i permessi, fanno capire al bambino che si può fidare di noi. Il genitore che promette una punizione e poi, quando il bambino se la merita, non la commina, o su richiesta di altri lo toglie dalla punizione, rischia di far perdere fiducia nel genitore stesso. Quando si fa una promessa la si deve mantenere per evitare che le nostre parole, un domani, si possano perdere nel vento e, rimanendo inascoltate, ci impediscano di poter educare nostro figlio.