VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 8,6a (SS. Trinità, anno C)
don Marco Pratesi Il grano e la zizzania
Santissima Trinità (Anno C) (26/05/2013)
Brano biblico: Sal 8,6
«12Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. 13Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità, perché non parlerà da se stesso, ma dirà tutto ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future. 14Egli mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà. 15Tutto quello che il Padre possiede è mio; per questo ho detto che prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà».
Salmo 8,6a
CEI 2008 Davvero l'hai fatto poco meno di un Dio
CEI 1974 Eppure l'hai fatto poco meno degli angeli
TILC L'hai fatto di poco inferiore a un Dio
Il Concilio Vaticano II cita questo passo in Gaudium et Spes, 12, dove ci si domanda: Quid est autem homo? Che cos'è l'uomo?
Molte opinioni egli ha espresso ed esprime sul proprio conto, opinioni varie ed anche contrarie, secondo le quali spesso o si esalta così da fare di sé una regola assoluta, o si abbassa fino alla disperazione, finendo in tal modo nel dubbio e nell'angoscia....
La Bibbia insegna che l'uomo è stato creato «ad immagine di Dio» capace di conoscere e di amare il suo Creatore, e che fu costituito da lui sopra tutte le creature terrene quale signore di esse, per governarle e servirsene a gloria di Dio.
Multas opiniones de seipso protulit et profert, varias et etiam contrarias, quibus saepe vel se tamquam absolutam regulam exaltat vel usque ad desperationem deprimit, exinde anceps et anxius.... Sacrae enim Litterae docent hominem "ad imaginem Dei" creatum esse, capacem suum Creatorem cognoscendi et amandi, ab eo tamquam dominum super omnes creaturas terrenas constitutum, ut eas regeret, eisque uteretur, glorificans Deum.
La nostra esistenza sta in bilico tra animalità e divinità, tra ciò che è più e ciò che è meno dell'umanità (...) L'uomo sta "un poco più in basso degli angeli" (Sal 8,5) e un poco più in alto delle bestie. Come un pendolo, egli oscilla avanti e indietro sotto l'azione combinata della gravità e dell'impulso, la forza di gravità del suo egoismo e l'impulso del divino, di una visione contemplata nella vicinanza di Dio ma nelle tenebre della carne e del sangue. Trascurando il nostro impegno verso questa visione, non riusciamo più a capire il significato della nostra esistenza" (A. J. Heschel, Meditazione sul salmo 8).