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TESTO Commento su Luca 9,57-62

Paolo Curtaz  

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Mercoledì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (03/10/2012)

Vangelo: Lc 9,57-62 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Non è banale essere discepoli, non è scontato. Gesù non cerca seguaci a tutti i costi, pone dei limiti, manifesta delle precise esigenze. Il brano di oggi è illuminante ed esemplare e ci obbliga a riflettere sul nostro modo di essere discepoli. Gesù non vuole persone che lo cerchino per rifugiarsi in un comodo nido. La fede non è una cuccia che ci protegge dal mondo sporco e cattivo! Lui non ha dove posare il capo e chiede ai suoi discepoli la stessa disponibilità a mettersi continuamente in gioco, in discussione. Gesù chiede di lasciare i legami parentali, l'idea dell'appartenenza ad un clan, a superare i miti ancestrali della famiglia totalizzante: è un legame che produce la morte interiore, che rende schiavi di un'idea, che smorza le ali. Gesù ci ammonisce a non rimpiangere il passato, a non voltarci indietro. Quante volte i cattolici vivono rivolti al passato cercando di farlo rivivere! La logica del Regno è radicalmente diversa: solo persone libere, disposte a mettersi in discussione, rivolte al futuro possono seguire il Maestro. È esigente il Signore, ma dona una prospettiva nuova a chi vuole assaporare e condividere il grande sogno di Dio...

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