TESTO Commento su Matteo 18,1-5.10
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Santi Angeli Custodi (02/10/2012)
Vangelo: Mt 18,1-5.10
1In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è più grande nel regno dei cieli?». 2Allora chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro 3e disse: «In verità io vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4Perciò chiunque si farà piccolo come questo bambino, costui è il più grande nel regno dei cieli. 5E chi accoglierà un solo bambino come questo nel mio nome, accoglie me».
«10Guardate di non disprezzare uno solo di questi piccoli, perché io vi dico che i loro angeli nei cieli vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli».
La Chiesa, oggi, celebra la festa degli angeli custodi. Noi crediamo che la realtà sia più ampia di quanto percepiamo, non si riduce al dato sensibile di ciò che vediamo o sentiamo, non la misuriamo con i tanti strumenti tecnologici a nostra disposizione. Nessun esame radiologico potrà scovare l'anima di cui facciamo continuamente esperienza! La Chiesa crede che esistano dei puri spiriti, anime senza corpo, che vivono al cospetto di Dio e che, nel grande progetto cosmico del Padre, anch'essi abbiano un ruolo. Ad alcuni fra loro sono affidati gli uomini, affinché veglino su di loro, li proteggano, li incoraggino. Sono gli angeli custodi, amici di Dio e nostri, discrete presenze che ci accompagnano alla scoperta della nostra parte migliore, e che ci incoraggiano discretamente nella scoperta della nostra vocazione alla santità. Agiscono, gli angeli. Ma solo se li chiamiamo ad agire! Una volta dissi a un amico scampato ad un grave infortunio che si lamentava del fatto che Dio avesse permesso tale eventi: dovresti vedere in che stato è il tuo angelo custode in ospedale! Proviamo ad invocare (per cose serie e cattoliche!) i nostri angeli, vedrete che si faranno vivi!