TESTO Commento su Luca 1,26-38
Paolo Curtaz Ti racconto la Parola
Beata Vergine Maria Regina (22/08/2012)
Vangelo: Lc 1,26-38
39In quei giorni Maria si alzò e andò in fretta verso la regione montuosa, in una città di Giuda. 40Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. 41Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultò nel suo grembo. Elisabetta fu colmata di Spirito Santo 42ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! 43A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? 44Ecco, appena il tuo saluto è giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. 45E beata colei che ha creduto nell’adempimento di ciò che il Signore le ha detto».
46Allora Maria disse:
«L’anima mia magnifica il Signore
47e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore»,
La festa di Maria regina ci fa sorridere per la sua forza popolare che forse si distanzia dalla nostra sensibilità. Di questi tempi i re non vanno di gran moda e non sono dei grandi esempi di virtù! Ma al di là dell'immagine forse poco efficace, è il concetto che rappresenta ad essere interessante; Maria viene riconosciuta dalla Chiesa come modello, come protettrice, come aiuto. Non è una donna dotata di super-poteri ma la prima fra i discepoli che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore. E ora che è nella gloria, continua nell'opera di salvezza attuata dal figlio, come una buona madre, senza farsi troppo notare, collabora alla piena realizzazione dei propri figli. Imitiamo Maria nella sua disponibilità a lasciarsi fare dal Signore, da quell'invito rivoltole molti anni prima nella piccola Nazareth, quando ancora era un'adolescente acerba. E seguiamola mentre aiuta il suo bambino a crescere: Maria insegna a Dio a camminare, a pregare, a parlare... Che mistero! E quante volte con Giuseppe, suo marito, si sarà chiesta cosa era successo alla loro vita? E ancora, è proprio la madre a spingere il Figlio ad iniziare la sua missione, a Cana, per essergli poi vicino sotto la croce e, insieme alla comunità, è nell'attesa dello Spirito...