TESTO Commento su Matteo 8,28-34
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Mercoledì della XIII settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (04/07/2012)
Vangelo: Mt 8,28-34
Al tempo di Gesù ciò che non si riusciva a spiegare veniva attribuito al demonio, alle forze oscure. Così malattie come l'epilessia o i comportamenti bipolari erano attribuiti alle forze demoniache. La guarigione degli indemoniati Gadareni ci offre l'occasione per riflettere sulla presenza del male nella nostra vita. Quando viviamo nei sepolcri, cioè con una visione mortifera della vita, lasciamo prevalere le tenebre. Quando ci lasciamo travolgere dalla furia e dalla violenza, lasciamo prevalere le tenebre. Quando pensiamo che Dio sia un despota esigente che pretende dei servigi dai proprio figli, lasciamo prevalere le tenebre. Ma Gesù non si scoraggia e irrompe nella nostra vita, se gli andiamo incontro, e trova una soluzione. Il Maestro è Signore anche delle tenebre, nulla lo può sconfiggere, nessuno lo può far indietreggiare. Gli sta a cuore la salvezza dei poveracci che hanno visto la loro vita ridursi ad una sopravvivenza bestiale. E li salva. Ben diversa, invece, la reazione dei concittadini dei due malcapitati che, vista la moria dei maiali, pregano gentilmente Gesù di andarsene. La fede e l'economia hanno sempre avuto qualche divergenza di vedute!