TESTO Commento su Marco 16,20
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S. Marco (25/04/2013)
Vangelo: Mc 16,15-20
15E disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. 16Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. 17Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, 18prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
19Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
20Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Allora essi [gli Undici] partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
Mc 16,20
Come vivere questa Parola?
La festa di san Marco spontaneamente ci rimanda all'autore del vangelo del quale il brano di oggi è la conclusione. Si tratta dell'ultima apparizione di Gesù, riservata agli Undici. Vengono rimproverati per la loro incredulità e la durezza di cuore: non riescono a credere che Gesù sia vivo, risorto. Ancora una volta si ripete una delle scene ricorrenti lungo il racconto evangelico. Ma sarà forse proprio quest'ultimo incontro e dialogo con il Risorto la molla che farà scattare in loro i ricordi e la capacità di interpretarli: il cammino percorso accanto a Gesù, le opere da lui compiute che testimoniano la sua messianicità, la confessione di fede in Figlio di Dio, morto e risorto.
Il mandato ora loro affidato li sprona a partire e a predicare, dappertutto, certi che il Signore è con loro, agisce con loro, rende feconda la Parola annunciata. Anche quando le circostanze saranno ostili! Gli Undici ne sono i primi testimoni, poi tutti i loro discepoli, di generazione in generazione. Anche Marco, con l'ascolto, l'accompagnamento degli apostoli, con la parola annunciata e scritta, con la vita!
A questo, secondo l'esortazione di Pietro, guida di Marco sulle strade dell'annuncio, siamo chiamati anche noi, rimanendo saldi nella fede:
Il Dio di ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua gloria eterna in Cisto Gesù, egli stesso, dopo che avrete un poco sofferto, vi ristabilirà, vi confermerà, vi rafforzerà, vi darà solide fondamenta. (1Pt 5,10)
Joachim Gnilka sul Vangelo secondo Marco:
«Poiché esso orienta il nostro sguardo alla croce di Gesù Cristo, esso si raccomanda come realizzazione del vangelo adatta alla nostra epoca tormentata e lacerata... Poiché esso annuncia la risurrezione di Gesù dai morti, ci dà speranza. Esso invita alla sequela sulla via del Crocifisso».