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TESTO Commento su Giovanni 10,9

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Lunedì della IV settimana di Pasqua - anno A (22/04/2013)

Vangelo: Gv 10,9 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,1-10

1«In verità, in verità io vi dico: chi non entra nel recinto delle pecore dalla porta, ma vi sale da un’altra parte, è un ladro e un brigante. 2Chi invece entra dalla porta, è pastore delle pecore. 3Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli chiama le sue pecore, ciascuna per nome, e le conduce fuori. 4E quando ha spinto fuori tutte le sue pecore, cammina davanti a esse, e le pecore lo seguono perché conoscono la sua voce. 5Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 6Gesù disse loro questa similitudine, ma essi non capirono di che cosa parlava loro.

7Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità io vi dico: io sono la porta delle pecore. 8Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. 9Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo. 10Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza.

«Io sono la porta: se uno entra attraverso di me sarà salvato; entrerà ed uscirà e troverà pascolo».

Gv 10,9
Come vivere questa Parola?
Anche oggi ci accompagna il brano del vangelo secondo Giovanni sul buon pastore, la parte iniziale, quella che mette a confronto il pastore vero e il ladro-brigante, colui che conosce le sue pecore e viene da loro ascoltato e l'estraneo da cui fuggono perché non lo conoscono.
Gesù però pone l'accento sulla porta: prima di dichiararsi buon pastore, si autodefinisce la porta delle pecore, due volte. È infatti la porta che permette o impedisce l'accesso alla dimora e nello stesso tempo ripara, custodisce al sicuro chi la abita, difende la loro vita da malintenzionati. Poiché questa porta è Gesù, è lui che protegge l'accesso alla casa e l'uscita da essa. Non può passarci chi ha intenzioni disoneste: porterebbe il disorientamento in casa, o addirittura la morte.
Per abitarci, invece, occorre la capacità di ascolto, la disponibilità di entrare ed uscire per trovare pascolo, la prontezza di affrontare anche i rischi che la ricerca della verità e la testimonianza di fede comportano. Senza paura! Perché Gesù è la porta ed è anche un pastore esperto! E sta li, anzi, è qui - perché abbiamo la vita! In abbondanza!
Manda, Signore, la tua luce e la tua verità: siano esse a guidarmi, mi conducano alla tua santa dimora! (cf Salmo responsoriale 43,3)
Dal Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2013:
Seguire Gesù significa «consegnare la propria vita a Lui, vivere con Lui in profonda intimità, entrare attraverso di Lui in comunione col Padre nello Spirito Santo e, di conseguenza, con i fratelli e le sorelle. E questa comunione di vita con Gesù il "luogo" privilegiato dove sperimentare la speranza e dove la vita sarà libera e piena».

 

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