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TESTO Nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio

Riccardo Ripoli   Amici della Zizzi

IV Domenica di Pasqua (Anno C) (21/04/2013)

Vangelo: Gv 10,27-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 10,27-30

27Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. 28Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. 29Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. 30Io e il Padre siamo una cosa sola».

Quando siamo bambini la nostra mano si unisce a quella del nostro papà. Per noi è l'uomo più forte del mondo, colui in grado di difenderci semrpe da ogni attacco esterno, la persona che più di tutte ci può proteggere. Affidarci a lui, mettersi nelle sue mani, addormentarsi tra le sue braccia tranquilli, senza pensieri è una sensazione che da adulti vorremmo continuare a provare. Vorremmo, ma siamo presi da mille preoccupazioni, dal lavoro, dai figli, dalle malattie, dalla paura della morte, e quanto altro ancora. Eppure abbiamo un Padre che ci protegge, che ci ama perché suoi figli, un Padre forte dalla cui mano nessuno potrà rapirci.

Molti bambini non hanno avuto un papà, non hanno conosciuto l'amore di Dio e sono cresciuti senza sentirsi protetti, abituati a difendersi da soli sin da piccoli. Si fortificano, maturano prima, devono farlo per sopravvivere in un mondo di adulti che li vorrebbe sfruttare. Molti non ce la fanno ad uscire da questo tunnel se non trovano una mano disposta ad aprirsi per loro. Dapprima una mano che si apre mostrando da lontano che è vuota, che non stringe una cinghia. Poi una mano che si avvicina lentamente e li sfiora per dar loro una carezza, e non un movimento forte che porta dolore su ogni parte del corpo. Infine una mano capace di abbracciarli e donare loro quel calore che mai hanno provato.

Vedo chi è lontano da Dio, chi non lo conosce come un bambino che il Signore vuole prendere in affidamento, al quale si avvicina lentamente per non impaurirlo, con il quale ha pazienza nell'attesa che sia pronto a farsi abbracciare.

Pensate a quanto bisogno abbiamo di amore, di protezione, di sicurezza e doniamo la nostra forza ed il nostro cuore a tutti quei bambini che non hanno avuto la fortuna di nascere in una famiglia che li ami e li rispetti.

 

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