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TESTO Giovanni 21,1-14

don Luigi Trapelli

III Domenica di Pasqua (Anno C) (14/04/2013)

Vangelo: Gv 21,1-19 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Credere in Gesù si collega non solo alla tomba vuota, ma per credere è necessario che Gesù si presenti ai suoi discepoli e si faccia riconoscere. In questo caso Gesù appare presso il lago di Tiberiade, in Galilea e quindi torna nei luoghi iniziali della sua missione.

Vi sono sette discepoli, alcuni dei quali vengono citati per nome e al primo posto compare la figura di Pietro.I discepoli vanno a pescare, ma non prendono nulla in quella notte.

E' ovvio il messaggio che traspare da tale evento: se non stanno attaccati a Gesù, i discepoli non possono ottenere nulla.

Al mattino, all'alba e quindi non più di notte, i discepoli incontrano un personaggio sulla riva, ma non sanno che è Gesù.

E' ovvio il contrasto tra la notte e il mattino.Gesù non chiede del pesce, ma se hanno qualcosa da mangiare e, davanti alla risposta negativa, li invita a gettare la rete sul lato destro della barca.

I discepoli si affidano allo sconosciuto e la rete si riempie di una quantità enorme di pesci.

A quel punto il discepolo che Gesù amava ( Giovanni) dice: "E' il Signore!". Subito dopo Pietro compie un gesto strano.Infatti è nudo ma, prima di tufffarsi in acqua per andare incontro a Gesù, indossa la sopravveste o meglio si strinse la sopravveste per poter poi meglio nuotare.
Anche perché non poteva presentarsi nudo di fronte a Gesù!

Per Pietro questo è anche il primo incontro faccia a faccia con Gesù dopo il tradimento, per cui nutriva ancora una certa vergogna.
Tuttavia vuole incontrare Gesù a tutti i costi.
Non sappiamo nulla, però, di tale incontro.

Dopo che i discepoli hanno riconosciuto Gesù, notano sulla spiaggia un fuoco di braci con del pesce sopra e del pane.

Simon Pietro trae da solo a terra la rete piena di pesci e si comporta proprio da capo del gruppo dei missionari e in seguito Gesù lo incaricherà di pascere le sue pecore.

I pesci sono 153, forse con l'idea dell'universalità, però non sappiamo il motivo preciso.

La rete non si rompe e questo significa l'unità della Chiesa e dell'umanità.

Gesù poi invita i discepoli a mangiare con lui e nessuno osa chiedergli chi è, perché tutti ormai sanno che è il Signore.
Chi crede non ha più bisogno di porre domande al Signore.

Lo stesso pasto evidenzia la ritrovata comunione tra Gesù e i discepoli e significa che Cristo è sempre presente nella Chiesa.
E' chiaramente un incontro eucaristico.

Giovanni precisa che questa era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli dopo essere stato risvegliato dai morti dopo l'incontro con la Maddalena e i suoi discepoli.
Vorrei chiudere con due idee di fondo.

La prima è che i discepoli di allora e di sempre senza Gesù non possono mai costruire nulla.

La seconda idea nasce dal fatto che Gesù risorto cammina sempre con noi e, forse, basterebbe aprire maggiormente i nostri occhi per proclamare con Giovanni: " E' il Signore!"
Buona domenica a tutti voi.

 

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