VIDEO Ruminare i Salmi - Salmo 118,1-4 (II Domenica di Pasqua, anno C)
don Marco Pratesi Il grano e la zizzania
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II Domenica di Pasqua (Anno C) (07/04/2013)
Brano biblico: Sal 118,1-4
19La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». 20Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. 21Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». 22Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. 23A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
24Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. 25Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
26Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». 27Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». 28Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». 29Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
30Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. 31Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Ruminare i Salmi - Salmo 118 (Vulgata/liturgia 117),1-4 (II Domenica di Pasqua, anno C)
CEI 1974: Eterna è la sua misericordia
CEI 2008: Il suo amore è per sempre
TILC: Eterno è il suo amore per noi
NV: quoniam in saeculum misericordia eius
Ap 1,18: Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della morte e degli inferi.
Gv 20,31: questi segni sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
La croce mi prova che l'amore di Dio per il suo popolo non arriva solo fino a un certo punto, non è a termine: è definitivo.
La risurrezione mi rivela che questo amore arriva fino agl'inferi e sconfigge la morte.
Mediante la fede nel Crocifisso Risorto accolgo questo amore fedele, che mi pone - per sempre - nella vita.
Mastica la Parola e assapora la Misericordia