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TESTO Una buona notizia! Finalmente...

don Roberto Seregni   Home Page

IV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (03/02/2013)

Vangelo: Lc 4,21-30 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 4,21-30

In quel tempo, Gesù 21cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».

22Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». 23Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». 24Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. 25Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elia, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; 26ma a nessuna di esse fu mandato Elia, se non a una vedova a Sarepta di Sidone. 27C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Eliseo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro».

28All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. 29Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. 30Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino.

La liturgia ci invita a ritornare nella sinagoga di Nazareth, lasciarci stupire dalle parole di Gesù e farci interrogare dalla reazione dei suoi concittadini.

Siamo all'inizio del ministero pubblico del Rabbì di Nazareth e Luca ci mostra quale sarà la traiettoria della sua vicenda. Rifiuto, incomprensione, desiderio di toglierselo di mezzo accompagneranno la sua vita fino agli ultimi suoi giorni.
Anzi, fino agli ultimi giorni della storia dell'umanità.

In questi ultimi giorni, prima della partenza per il Perù, ho ripensato più volte all' "oggi" di Gesù, a quel tempo nuovo di grazia palpitante nella nostra storia.

Non esiste più un tempo dell'uomo e un tempo di Dio, un tempo per l'uomo e uno per Dio. Esiste un tempo solo, una storia sola: quella di Gesù Cristo.

Questo è l' "oggi" definitivo che raccoglie tutte le nostre quotidianità, è la possibilità di trasfigurare le nostre paure e le nostre ferite alla luce della sua Parola, è l'occasione di avere uno sguardo nuovo sulla nostra vita.
Non dobbiamo nasconderci, non c'è nulla da nascondere a Lui.

A volte trovo persone che per anni non si permettono di ricevere il perdono di Dio perché si sentono perdute e imperdonabili; trovo fratelli e sorelle che si identificano con il loro peccato e non concedono nessun spiraglio alla novità che Dio vuole offrire; trovo giovani che non si permettono di scegliere la via della felicità come auto-punizione per errori commessi o perché non si sentono più degni di nulla di bello.

Per voi, cari amici, la Parola ha una buona notizia.
Per voi, fratelli, la Parola è una buona notizia.
Oggi è il giorno di liberazione.

Oggi è il giorno in cui - se lo vuoi - si possono aprire i tuoi occhi, si possono sciogliere le tue catene, le tue ferite possono essere risanate e i tuoi desideri saziati.

Oggi è il giorno di liberazione.

Per te che da anni ti tieni un peso tremendo sullo stomaco e non riesci a metterlo nelle Sue mani.
Per te che sei schiava di un rapporto che non ha futuro.

Per te che non riesci a perdonarti un errore di gioventù e non ti permetti di accogliere il perdono di Dio.

Per te che non riesci a perdonare un torto subito e ti porti questo peso come una zavorra che ti ha isolato da tutto e tutti.

Coraggio! Per te, per la tua vita, per i tuoi sogni, per il tuo amore oggi c'è una buona notizia!

dR

 

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