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TESTO Una pretesa speciale per un incarico speciale

padre Gian Franco Scarpitta   S. Vito Equense

III Domenica di Pasqua (Anno C) (25/04/2004)

Vangelo: Gv 21,1-19(forma breve Gv 21,1-14) Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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1Dopo questi fatti, Gesù si manifestò di nuovo ai discepoli sul mare di Tiberìade. E si manifestò così: 2si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dìdimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. 3Disse loro Simon Pietro: «Io vado a pescare». Gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Allora uscirono e salirono sulla barca; ma quella notte non presero nulla.

4Quando già era l’alba, Gesù stette sulla riva, ma i discepoli non si erano accorti che era Gesù. 5Gesù disse loro: «Figlioli, non avete nulla da mangiare?». Gli risposero: «No». 6Allora egli disse loro: «Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete». La gettarono e non riuscivano più a tirarla su per la grande quantità di pesci. 7Allora quel discepolo che Gesù amava disse a Pietro: «È il Signore!». Simon Pietro, appena udì che era il Signore, si strinse la veste attorno ai fianchi, perché era svestito, e si gettò in mare. 8Gli altri discepoli invece vennero con la barca, trascinando la rete piena di pesci: non erano infatti lontani da terra se non un centinaio di metri.

9Appena scesi a terra, videro un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane. 10Disse loro Gesù: «Portate un po’ del pesce che avete preso ora». 11Allora Simon Pietro salì nella barca e trasse a terra la rete piena di centocinquantatré grossi pesci. E benché fossero tanti, la rete non si squarciò. 12Gesù disse loro: «Venite a mangiare». E nessuno dei discepoli osava domandargli: «Chi sei?», perché sapevano bene che era il Signore. 13Gesù si avvicinò, prese il pane e lo diede loro, e così pure il pesce. 14Era la terza volta che Gesù si manifestava ai discepoli, dopo essere risorto dai morti.

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Nonostante il famoso rinnegamento nei suoi confronti "prima che il gallo canti", Gesù riabilita Pietro nella speciale funzione di essere guida dell'intera Chiesa. Nel Vangelo di Matteo lo aveva definito "cefa", pietra, indicando il fondamento sul quale Egli avrebbe istituito la sua Chiesa per la salvezza dell'umanità intera, garantendogli autorità decisionale in ordine a tutta la comunità ecclesiale e consegnandogli le "chiavi" (Mt 16, 16-20). Queste chiavi rappresentano nella Bibbia un potere che appartiene a Dio e che viene conferito ad altri (Is 20, 21-22) e il fatto che siano state consegnate a Pietro attesta che questi sia depositario di un potere che appartiene al solo Dio- Gesù Cristo ma che viene conferito a lui per partecipazione a lui. Prova ne sia che in Luca Gesù si rivolge proprio a Pietro (e non ad altri) per avvertirlo di un'imminente tentazione satanica alla quale sta per essere assoggettata la Chiesa intera e proprio a lui affida un compito conseguente: "Tu, però, una volta ravveduto conferma i tuoi fratelli nella fede" .

Ora Gesù lo sta appunto riconfermando una volta dimenticata la lacuna del tradimento e, cosa più importante! In quello che sembra essere in apparenza uno sproloquio senza senso, gli affida in un primo momento gli AGNELLI, poi le PECORELLE; il che equivale a dire che Simone (detto poi Pietro) sarà a capo non soltanto dei fedeli in generale, ma anche di tutti gli altri apostoli. In più, facciamo attenzione alla "pretesa di Gesù"che chiede a Simone "Mi ami PIU' DI COSTORO?" Se gli sta domandando una predilezione speciale rispetto agli altri è evidente che intende affidare proprio a lui una missione altrettanto speciale....

E in un'altra occasione Gesù affermò che sarebbe stato "con loro" fino alla fine del mondo, e cioè che non sarebbe stato manomesso nulla di quanto disposto finché non sarebbe tornato (alla fine dei tempi)" e pertanto ancora oggi è legittimo pensare che lo stesso potere di guida spirituale e di governo della comunità cristiana sia esercitato sempre dallo stesso Cristo, tuttavia con la stessa modalità vicaria di Pietro. In altre parole è cosa evidente che Pietro debba avere avuto dei successori fino all'attuale Giovanni Paolo II, ed è ancora più evidente che sia legittimo ritenere che è quest'ultimo il vero detentore del potere delle chiavi e pertanto la verità la si trova solo nella Chiesa Cattolica.

Aprirsi al dialogo interreligioso e all'ecumenismo per la valorizzazione dei punti in comune con le altre fedi e le altre confessioni cristiane è cosa legittima e necessaria perché la Scrittura ci insegna a "non imprigionare lo spirito" e quindi a non mancare di riconoscere l'esistenza di elementi di verità al di fuori di noi; tuttavia ciò non deve indurci alla tentazione di pensare di essere legittimati a trasgredire la verità per abbracciare quella degli altri o a manomettere le nostre convinzioni di fede per renderle appetibili ai non cattolici: il coraggio della verità è sempre quello che più caratterizza il cristianesimo.

Che si debba dialogare con gli altri sì, ma non che ci si debba "vendere".

Ma usciamo adesso dall'apologetica per immetterci in quello che potrebbe essere il motivo più attendibile della scelta di Pietro. Qual è? Io credo che Gesù nulla ha mai fatto che non sia alla portata anche tangibile degli uomini e quindi anche la sua presenza effettiva fino alla fine del mondo, nonché il suo presenziare operativo di guida e governo del suo popolo si devono esercitare attraverso un MINISTRO VISIBILE, un uomo come tutti gli altri che sia in grado di esprimersi secondo lingue e dialetti comprensibili agli uomini di tutte le epoche affinché il suo messaggio possa risultare comprensivo a tutti. Il fatto poi che non sempre tale annuncio sia oggetto di accettazione è di conferma alla verità che la Parola di Dio è veritiera proprio perché difficile ad essere accettata e pertanto appunto perché... è difficile ad accogliersi l'insegnamento del papa è quello realmente veritiero!! Così era anche per lo stesso Cristo.

Parlare agli uomini in termini umani. Per dire che cosa? Innanzitutto che è possibile solo in virtù di Cristo e del suo messaggio effettuare con successo "pesche miracolose" in tutti i campi in cui ci si trova: l'episodio, a differenza che nei vangeli sinottici è collocato al termine

dello scritto giovanneo certamente per sottendere il legame fra Pietro capo e le reti piene di pesci: solo in forza della presenza di Cristo e della sua Parola apportata attraverso la Chiesa con codesto capo visibile ci viene data la possibilità di raggiungere tutti gli obiettivi e vedere realizzate le nostre attese; è Cristo che anima infatti le scelte e le decisioni infondendo coraggio in tutti i luoghi e in ogni tempo e la sua presenza non la si può non riconoscere attiva.

Ci deriva allora il monito a nutrire fiducia nella Chiesa. Nonostante i malintesi, le pecchie, le immancabili defezioni morali e le devianza e che possono aver luogo nella compagine dei fedeli, Essa resta sempre l'Istituzione salvifica voluta da Cristo per il solo nostro vantaggio spirituale; non è possibile prescindere dalla comunità neppure quando questa non ci sembra accogliente o presenta dei fattori in negativo: in questi casi è più conveniente e meritorio adoperarci per il suo progresso attraverso le nostre proposte e i suggerimenti, come anche nella preghiera e nella fiducia in Chi questa Chiesa l'ha istituita, ferma restando la convinzione che Questi agisce sempre per il nostro bene.

 

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