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TESTO Commento su Ebrei 9,28

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Lunedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (28/01/2013)

Brano biblico: Eb 9,15.24-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Cristo, dopo essersi offerto una sola volta per togliere il peccato di molti, apparirà una seconda volta, senza alcuna relazione con il peccato, a coloro che l'aspettano per la loro salvezza
Ebr 9,28

Come vivere questa Parola?
Gesù Cristo, presentato nella lettera agli Ebrei come sommo sacerdote, è soprattutto colui che supera ogni compito e missione dei sacerdoti israelitici, e anche del loro culto e delle offerte sacrificali. Anzi: è lui che inaugura la nuova alleanza.
Nel capitolo 9 l'autore offre un prolungato confronto tra la morte di Gesù e il rituale del giorno dell'espiazione (Yom Kippur): il sommo sacerdote entrava una volta all'anno nel santo dei santi con il sangue di arieti e tori; mentre Gesù entra una sola volta per tutte nel santuario celeste, con il proprio sangue, ratificando così la nuova alleanza. Là egli ora compare alla presenza di Dio in nostro favore (9,24). Lui, il mediatore di un'alleanza nuova (9,15), una sola volta è apparso per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso (9,26); una sola volta si è offerto per togliere il peccato di molti (9,28), anche di tutti coloro che l'aspettano ancora, per la loro salvezza, fino alla fine dei tempi.
Ma se i fratelli peccano deliberatamente, anche dopo aver ricevuto la conoscenza della verità? Non rimane più alcun sacrificio per i peccati (cf 10,26)? Non sarà perdonato in eterno chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo (cf Mc 3,29)? Siamo invitati a richiamare alla memoria i primi giorni, quelli in cui abbiamo ricevuto la luce di Cristo (cf Ebr 10,32), la luce che sempre illumina le nostre vie, le nostre scelte, le nostre azioni: la fede! Per questo non c'è alcuna ragione per lo scoraggiamento!
O Signore, guariscimi con la forza del tuo amore, il mio cuore io offro a te, risanalo e rivivrò.
La voce del santo di oggi:
Il peccato contro lo Spirito Santo si dice irremissibile... perché toglie i mezzi con i quali si compie la remissione del peccati (cf S.Th. II II, 14,3), ma... questo non impedisce all'Onnipotenza e alla Misericordia di Dio di trovare la via del perdono e della guarigione che, talora, sana spiritualmente anche costoro in maniera quasi miracolosa.
San Tommaso d'Aquino

 

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