TESTO Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui
Riccardo Ripoli Amici della Zizzi
III Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (27/01/2013)
Vangelo: Lc 1,1-4; 4,14-21
1Poiché molti hanno cercato di raccontare con ordine gli avvenimenti che si sono compiuti in mezzo a noi, 2come ce li hanno trasmessi coloro che ne furono testimoni oculari fin da principio e divennero ministri della Parola, 3così anch’io ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, 4in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto.
14Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito e la sua fama si diffuse in tutta la regione. 15Insegnava nelle loro sinagoghe e gli rendevano lode.
16Venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. 17Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto:
18Lo Spirito del Signore è sopra di me;
per questo mi ha consacrato con l’unzione
e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio,
a proclamare ai prigionieri la liberazione
e ai ciechi la vista;
a rimettere in libertà gli oppressi,
19a proclamare l’anno di grazia del Signore.
20Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. 21Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato».
Quando una persona parla con autorità, con amore, con cognizione di causa tutti lo ascoltano. E' bello stare a sentire chi ti spiega, ti riempie il cuore di gioia, ti insegna a comportarti bene nelle diverse situazioni della vita.
Ascoltare Gesù ed il Vangelo riempie la vita e i cuori di principi e valori. E' un po' come se mettessimo nel nostro zaino tutto il necessario per affrontare il percorso della vita con i suoi deserti, le tempeste che possono investirti da un momento all'altro, i momenti di svago e gli impegni da prendersi nei confronti dei bambini che troveremo lungo il cammino.
Da sempre mi ritrovo a parlare ai ragazzi, a dare loro consigli sul come affrontare determinate situazioni, a come comportarsi dinanzi a gioie e dolori, sul modo di supportare le persone meno fortunate, ed i ragazzi mi ascoltano, si cibano delle mie parole nello stesso modo avido di come mi alimentavo con il supporto che mi dava la mia mamma. Specie nell'adolescenza facciamo i vaghi, facciamo finta che le parole ci scorrano addosso come acqua fresca, ma non è così. Incameriamo senza accorgercene perché cuore ed anima sono come spugne che necessitano di ricevere messaggi positivi per poter vivere. Oggigiorno purtroppo i tanti insegnamenti nocivi distorcono il messaggio buono, ma non per questo noi genitori possiamo permetterci di arrenderci perché questo vorrebbe dire uccidere le nostre stesse creature. Il parto di un figlio non è questione di pochi minuti o poche ore, dura una vita intera, o quantomeno fino a quando non avrà preso una buona strada nella vita.
Genitori non rinunciate al dialogo con i vostri figli, non pensate che siano troppo piccoli per capire, troppo grandi per ascoltarvi, troppo impegnati per confrontarsi, troppo scemi per apprendere, troppo intelligenti per ascoltare una favola. I figli hanno bisogno di voi anche quando vi rifiutano, parlano male di voi, si allontanano, si sentono grandi e autonomi. Non rinunciate a dialogare con loro, mai