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31 Dicembre - VII giorno fra l'Ottava di Natale (30/12/2012)

Vangelo: Gv 1,1-18 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

"Grazie" - Meditazione per l'ultimo giorno dell'anno

Tra feste, panettoni e amici siamo arrivati all'ultimo giorno del 2012. Certo: è un giorno come tutti gli altri, niente di speciale. Domani cambieremo l'ultima cifra dell'anno e tutto ricomincerà come prima. Penso, però, che sia un' occasione buona per provare a fare un bilancio. Incontri, scelte, avvenimenti, nuovi slanci o sedimentate immobilità, hanno segnato questo anno che si sta per chiudere. La Parola di Dio ascoltata e accolta nelle nostre comunità o nella preghiera personale ci ha accompagnato, guidato, rialzato e sostenuto. Lo Spirito ha soffiato nelle nostre vele e chissà se sempre abbiamo avuto il coraggio di alzarle e farci portare dove solo Lui sapeva...

Per molti di noi questo anno appena trascorso ha segnato scelte importanti.

Ripenso agli amici che hanno celebrato il sacramento del matrimonio, ai confratelli che hanno ricevuto il dono del diaconato o del presbiterato, agli amici che hanno iniziato un nuovo cammino affidandosi alle mani di Dio.

Penso a me, Ivan, Laura e Lorenza che in questo nuovo anno inizieremo la nostra esperienza missionaria in Perù.

Ripenso a chi inizierà questo nuovo anno segnato dal tragico evento della morte, della separazione, del divorzio, della perdita del lavoro o dell'allontanamento dal ministero.

E' in questa storia, la nostra, complicata e luminosa, faticosa e feconda, che prende carne il Verbo di Dio.

E' dentro le nostre ferite, le nostre piccolezze quotidiane, le nostre solitudini che prende carne l'eternità di Dio.

E' dentro le nostre gioie, le conversioni quotidiane, i passi importanti della nostra vita che il Verbo di Dio pianta la sua tenda.

Questo tempo che Lui ci dona è un'occasione sempre nuova per permettere che il suo amore si dilati, ci raggiunga, ci invada.

Ripartiamo da qui, ripartiamo da Dio, dalla certezza che il tempo che Lui ci dona è inzuppato della Sua presenza.

E' la nostra quotidianità il luogo in cui possiamo fare esperienza di Dio.

E in questo ultimo giorno dell'anno sarebbe davvero bello trovare uno spazio di silenzio per mettere nelle mani di Dio tutti i nostri grazie. Al posto degli inutili e costosi botti di capodanno, troviamoci un angolo di silenzio, uno spazio per umanizzare il tempo che ci scorre sulla pelle. Grazie per le persone, gli incontri, gli eventi, le situazioni che mi hanno fatto crescere, che mi hanno purificato e, magari con fatica, mi hanno fatto un uomo o una donna migliore. Grazie per tutti quei passaggi nascosti di Dio nella mia vita, per tutte le occasioni nella quali ho riconosciuto la sua impronta digitale e il suo sorriso nel volto del fratello. Grazie per la forza e il coraggio che inaspettatamente mi sono trovato nelle vene.

Raccogliamo tutti i nostri grazie e lasciamoli nelle Sue mani.
Non c'è posto più sicuro.

Garantito.

dR

 

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