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VIDEO Ruminare i Salmi - Isaia 12,1 - III domenica di avvento - anno C

don Marco Pratesi   Il grano e la zizzania

III Domenica di Avvento (Anno C) - Gaudete (16/12/2012)

Brano biblico: Salmo 118,14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 3,10-18

In quel tempo, 10le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». 11Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». 12Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che cosa dobbiamo fare?». 13Ed egli disse loro: «Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato». 14Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».

15Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, 16Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. 17Tiene in mano la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un fuoco inestinguibile».

18Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.

III domenica di avvento - anno C

Is 12,2 (cf. Es 15,2 e Sal 118,14)
Mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
TILC Mi dai forza: canterò in tuo onore,
Signore, mio Salvatore.
NV fortitudo mea et laus mea Dominus,

et factus est mihi in salutem

Fil 4,4 Siate sempre lieti nel Signore

Lc 3,16 Giovanni rispose a tutti dicendo: "Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me".

Quando scopro che che la (mia) storia è in mano a Dio e non a potenze estranee, e che sto saldamente nella vita, allora sono nella gioia. Allora canto al Signore. In questo canto, espressione della certezza che "il Signore regna" (Es 15,18), sta l'unica vera possibile forza di salvezza: "mia forza e mio canto è il Signore!" (Es 15,2). Il canto è forza e la forza è canto.

Senza canto, la forza è violenza, cieca autoaffermazione, imposizione. Forza vera è il cantico nuovo dello stupore felice che sgorga dal cuore di fronte alla gloria di Dio.

Senza forza, il canto è allegria inconsistente o semplice estetismo; vuoto stordimento o sensuale degustazione di una bellezza che non libera, ma imprigiona ulteriormente nell'orizzonte mondano.

 

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