TESTO Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri
Riccardo Ripoli Amici della Zizzi
II Domenica di Avvento (Anno C) (09/12/2012)
Vangelo: Lc 3,1-6
1Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell’Iturea e della Traconìtide, e Lisània tetrarca dell’Abilene, 2sotto i sommi sacerdoti Anna e Caifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. 3Egli percorse tutta la regione del Giordano, predicando un battesimo di conversione per il perdono dei peccati, 4com’è scritto nel libro degli oracoli del profeta Isaia:
Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri!
5Ogni burrone sarà riempito,
ogni monte e ogni colle sarà abbassato;
le vie tortuose diverranno diritte
e quelle impervie, spianate.
6Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
Quanti di noi sono peccatori? Tutti lo siamo e chi dice di non esserlo già pecca di superbia.
Io sono il primo dei peccatori. Spesso sbaglio con i ragazzi che ho in affidamento e faccio tanti errori per i quali chiedo costantemente perdono a Dio, ricascandoci puntualmente ogni volta.
Una persona qualche giorno fa mi disse, se sei peccatore non puoi metterti a spiegare il Vangelo. Ho riflettuto molto su questa frase e mi sono detto, se tutti siamo peccatori, nessuno avrebbe allora il diritto di far conoscere il Gesù. Io non ho mai pensato di spiegare il Vangelo, lo lascio fare a chi ha studiato, a chi ha il mandato della Chiesa per farlo. Il mio intento è solo di riflettere principalmente insieme ai miei ragazzi e poi con coloro desiderosi di leggere e confrontarsi. Il mio tentativo è solo quello di mostrare nella quotidianità i valori ed i principi professati da Cristo.
Giovanni così faceva, proclamava a tutti la venuta di Gesù dedicando la sua vita al Signore.
Io ho fatto la scelta di seguire Dio con tutta la mia vita da quando è morta la mia mamma, non dico di esserci riuscito al meglio, non dico di non essere un peccatore, dico solo che sono un uomo, uno come tanti che avuto in dono da Gesù la possibilità di abbracciare tanti bambini non amati dalle proprie famiglie, talvolta persino odiati, e che da anni accareza le loro anime lenendo e curando le loro ferite. Il mio punto di vista non è telogico, non ne sarei in grado, è quello dell'uomo della strada, l'ultimo degli ultimi, è quello calato nella vita di tutti i giorni. Non voglio insegnare a nessuno, voglio solo riflettere con tutti voi che mi leggete, e siete tanti, per crescere insieme perché ho bisogno di voi pe migliorarmi come persona e come cristiano per poter aiutare sempre meglio i ragazzi che il Signore vuole affidarmi.