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TESTO State bene attenti che i vostri cuori non si appesantiscano

Riccardo Ripoli   Amici della Zizzi

Sabato della XXXIV settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (01/12/2012)

Vangelo: Lc 21,34-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

E' giusto mangiare, ma chi ingurgita cibo in maniera eccessiva rischia di sentirsi male.

E' giusto andare in vacanza, ma chi ci passa più tempo che al lavoro rischia di perderlo.

E' giusto accudire i propri figli, ma chi non li lascia respirare rischia di rovinare il rapporto con essi.

E' giusto ber qualche bicchiere di vino, ma chi ne beve tante bottiglie al giorno rischia di rovinarsi la salute.

E' giusto preoccuparsi per un problema, ma se diventa una malattia non riusciremo a vivere una vita serena, né troveremo soluzioni adeguate per risolverlo.

E potrei continuare così all'infinito, su tutte le cose della vita.

Bisogna pertanto stare attenti a non esagerare, a non ubriacarsi delle cose materiali, a non prendere con eccessiva preoccupazione gli affanni della vita. E' importante non appesantire il nostro cuore con esagerazioni lasciandoci trascinare a fondo dal peso dei problemi che noi stessi ci creiamo o lasciare che gli affanni della vita offuschino la nostra anima, impedendoci di vedere il sole che è oltre le nuvole.

Quando piove e l'umidità ti entra nelle ossa, i vestiti si bagnano e non c'è ombrello che possa ripararti, quando penso che questa pioggia non potrà mai finire, ripenso ai viaggi fatti in aereo, quando ci libriamo in volo e attraversiamo le nubi sopra le quali splende un magnifico sole.

Nella vita i problemi vanno affrontati in questo modo. E' giusto cercare di ripararsi dalla pioggia, avere un ombrello ed un impermeabile, ma non facciamoci prendere dallo sgomento perché oltre le nuvole, oltre i nostri problemi che tanta tristezza ci mettono nel cuore, c'è la Luce, c'è un sole che ci riscalda e ci dona speranza. Prima o poi le nuvole si dissiperanno e non possiamo fare nulla per anticipare questo evento. Quando piove possiamo ripararci, ma non possiamo impedire che piova. Non vuol dire rassegnazione, chi mi conosce sa quanto combatto fino all'ultima goccia di sangue per le cose in cui credo o per risolvere i problemi miei e di altri, specie dei bambini, ma tutto con gli occhi della Fede, con la certezza che più di tanto non posso fare e che in un modo o nell'altro tutto si risolverà e tornerà a splendere il sole nella nostra vita. Non è facile affrontare problemi grossi come la morte di un nostro caro o una brutta malattia, ma si deve andare con il pensiero oltre le nuvole e sarà già sereno.

 

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