TESTO Commento su Luca 13,12
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Lunedì della XXX settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (29/10/2012)
Vangelo: Lc 13,12
Gesù la vide, le chiamò a sé e le disse: "Donna, sei liberata dalla tua malattia"
Lc 13,12
Come vivere questa Parola?
Spesso Gesù dona i suoi insegnamenti all'aperto. Questa volta no. È all'interno della Sinagoga che immagineremo, come di solito, gremita di gente. Era infatti sabato: il giorno per eccellenza di render culto a Dio.
Gesù scorge lì in mezzo una donna che da diciotto anni non poteva starsene ritta. Lei non ha chiesto, non si è fatta avanti. È Lui che la vede, s'impietosisce del suo male, la chiama a sé e la libera.
Ecco, sono questi passaggi che c'interessano oggi. Si tratta di un itinerario progressivo di vicinanza alla persona: un crescendo di comprensione, di amore, di volontà di salvezza che è liberazione. La donna è dapprima curva e, per l'intervento di Gesù, si erge dritta. Ora è libera nella novità di uno sguardo che lei può inaugurare abbracciando ampiezza di visuale. Così diventa una icona eloquente anche per me, per te, per ognuno che accetta di essere liberato da Gesù. Diciamolo chiaro! L'handicap di fondo è sempre l'egoismo che ci tiene curve quando c'inchioda a volere, troppo spesso, solo cose di terra.
Signore, mio liberatore, rendimi desiderosa della libertà vera che è stare ritte per vedere, conoscere, volere tutto quello che meglio mi connota come donna, come uomo, come creatura.
La voce di un grande teologo santo
L'onnipotenza di Dio si manifesta soprattutto nel perdono e nella misericordia
San Tommaso D'Aquino