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TESTO Commento su Giovanni 19,33

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Sacratissimo Cuore di Gesù (Anno B) (15/06/2012)

Vangelo: Gv 19,33 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 19,31-37

31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. 37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

Venuti però da Gesù e vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne usci sangue ed acqua.

Gv 19,33
Come vivere questa parola?
Questa festa è la celebrazione dell'Amore Trinitario rivelato da Gesù nel modo più profondo e sconvolgente nella sua passione e morte: Amore torturato, sacrificato volutamente, per amore nostro; Amore misterioso, divino che va oltre la morte per lasciarsi come agape perenne, dono di Spirito Santo per i suoi, per la Chiesa.
Per San Giovanni questo semplice segno del colpire il fianco con la lancia riassume tutto l'evento pasquale: sangue ed acqua che sgorgano dal costato di Cristo sono segni della fecondità sopranaturale del suo sacrificio per noi. Gesù è diventato l'Acqua viva per l'uomo nel battesimo, con il dono dello Spirito Santo, che disseta ogni sete dell'uomo, aprendolo alla possibilità di comunione con il Padre. Gesù diventa guida e compagno di strada per noi, dando il suo Corpo e il suo Sangue nell'Eucaristia, memoriale perenne della sua morte/risurrezione. Davanti ad un Amore così sconfinato si può solo adorare!
Nella mia pausa contemplativa, oggi, dimoro nel cuore, in silenzio, per adorare il Signore che mi ha amato così tanto e continua a starmi vicino.
Signore Gesù, aiutami a comprendere e ad entrare sempre di più nel mistero del tuo amore per me. Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo.
La voce di un monaco certosino
Il dono dello Spirito è il fine di tutto finché siamo qui in terra. Il fine della redenzione: tutto converge, tutto porta a questo possesso dell'uomo da parte di Dio. E l'Eucaristia è la redenzione che continua, la Redenzione sempre attuale. Si conclude con la comunione, perché la comunione conferisce lo Spirito. Nello Spirito siamo Spose del Figlio, nello Spirito siamo figlie del Padre. Nello Spirito riceviamo l'amplesso eterno dell'Uno e dell'Altro.

 

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