TESTO Commento su Matteo 5,17
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Mercoledì della X settimana del Tempo Ordinario (Anno II) (13/06/2012)
Vangelo: Mt 5,17-19
Non crediate che io sono venuto ad abolire la legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento.
Mt 5,17
Come vivere questa parola?
Nel Vangelo di oggi, Gesù fa un passaggio quanto mai illuminante, dalla legge all'amore. La legge data a Mosè da Dio è sacra; è Parola di Dio che per mezzo dei profeti, ha tenuto viva in mezzo al popolo d'Israele la promessa del Messia. Gesù è il compimento della promessa e quindi anche della legge, ed egli ribadisce che non è venuto per abolirla. Infatti, la legge propone il bene e condanna il male, comanda ciò che fa crescere la vita e vieta ciò che la diminuisce. Da quando l'uomo, smanioso di libertà, è diventato confuso, perverso, scambiando bene per male e male per bene, la legge è necessaria per l'umana convivenza.
E Gesù, il Messia, conferma il valore della legge ma invita a liberarsi dalla protezione della legge, nascondendo dietro di essa il proprio egoismo e perbenismo. La perfezione della legge è l'amore che ha la sua sorgente in Dio, non in giochi politici di opportunismo. Chi non ama tende a vedere la legge come coercizione, o come occasione per trasgredire. Chi ama invece, compie tutto ciò che la legge richiede e anche di più per amore (amore di Dio e del prossimo).
Nella mia pausa di contemplazione, oggi, mi esamino sull'amore: vivo nella legge dell'amore, per cui cerco di far crescere la vita in me e negli altri?
Signore Gesù, insegnami ad amare davvero!
La voce di una guida spirituale contemporanea
Il conto è sempre pagato da chi ama di più. Rispetto all'uomo, è Dio che paga per sempre. Un Dio che è sempre in perdita. Mentre sono tanti che ci guadagnano, proprio sull'amore. Non c'è nulla che "renda" quanto le opere di carità, in tutti i sensi. Anche la santità "rende" molto: un'economia che è sempre attiva.
David M. Turoldi