TESTO Una persona "limpa"
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V Domenica di Pasqua (Anno B) (06/05/2012)
Vangelo: Gv 15,1-8
1«Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. 2Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. 3Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. 4Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. 5Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. 6Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. 7Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. 8In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli».
"Voi siete già mondi, per la parola che vi ho annunziato".
In portoghese suona così: Voi siete già "Limpos". In gergo, una persona "limpa" è una persona che si drogava, ma che adesso non lo fa più, adesso è pulita, "limpa".
Pensavo ai 48 giovani, che sono andato a trovare nella "Fazenda do Amor Misericordioso", casa di recupero per persone con problemi di alcool e droga. Arrivati, dopo averci offerto un succo di frutta, abbiamo partecipato al loro momento di preghiera del mattino. Dopo la lettura della Parola di Dio, ci sono state alcune testimonianze. Il racconto è sempre lo stesso, cambiano solo i personaggi, dicevano loro.
"Io mi drogo da 5, 10, 15 anni, ma adesso sono 6 mesi che sono "limpo", è grazie alla Parola che sono cambiato, che sono un'altra persona. Grazie a padre Giovanni (che è il prete che ha fondato e accompagna questi giovani) e alla Fazenda, ho incontrato Gesù, ed è per la grazia di Dio che sono "limpo", che sono recuperato, che sto diventando un uomo nuovo. Rimanendo unito a Gesù, la mia vita è cambiata, sto producendo frutti di bene e non di male come prima.
Io ho fatto molto male, a molte persone.
Perché mia mamma non mi ha dato 10 reais (4 euro), l'ho chiusa in casa e ho dato fuoco alla casa. Grazie al cielo mio zio l'ha salvata.
Ho venduto perfino il vestitino di battesimo della mia nipotina il giorno prima del battesimo e sono tornato a casa solo dopo una settimana.
Prima camminavo con la testa bassa e con vergogna, e mia mamma viveva piangendo. Adesso cammino a testa alta, e mia mamma quando viene a trovarmi alla Fazenda è sorridente".
"Chi rimane in me e io in lui, produce molto frutto".
"Quando usavo il crack avevo perso la stima di tutti, adesso quando in famiglia c'è da prendere una decisione, prima mi telefonano per chiedere la mia opinione, il mio consiglio è importante per loro".
"Perché senza di me non potete fare nulla".
"Ma tutto questo è successo perché Gesù mi ha liberato, e so che posso continuare solo se rimango unito a lui. Se mi stacco da lui la mia vita "desmorona", crolla. Proprio come quel pupazzetto che c'é qui sopra l'altare della cappella".
Sull'altare della cappella, c'é un piccolo pupazzetto che ha una bibbia tra le mani, quando si toglie la bibbia il pupazzetto cade, solo con la bibbia tra le mani rimane in piedi.
Così è la nostra vita.
Il commento è stato realizzato da padre Orazio Bellomi, Equipe Missionaria di São Luis, Maranhão (Brasile).