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TESTO Commento su Luca 24,35-36

Casa di Preghiera San Biagio FMA  

III Domenica di Pasqua (Anno B) (22/04/2012)

Vangelo: Lc 24,35-36 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 24,35-48

35Ed essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l’avevano riconosciuto nello spezzare il pane.

36Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». 37Sconvolti e pieni di paura, credevano di vedere un fantasma. 38Ma egli disse loro: «Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? 39Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho». 40Dicendo questo, mostrò loro le mani e i piedi. 41Ma poiché per la gioia non credevano ancora ed erano pieni di stupore, disse: «Avete qui qualche cosa da mangiare?». 42Gli offrirono una porzione di pesce arrostito; 43egli lo prese e lo mangiò davanti a loro.

44Poi disse: «Sono queste le parole che io vi dissi quando ero ancora con voi: bisogna che si compiano tutte le cose scritte su di me nella legge di Mosè, nei Profeti e nei Salmi». 45Allora aprì loro la mente per comprendere le Scritture 46e disse loro: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, 47e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. 48Di questo voi siete testimoni.

Essi narravano ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. Mentre essi parlavano di queste cose, Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!».
Lc 24,35-36

Come vivere questa Parola?
I due discepoli che sulla strada di Emmaus hanno sperimentato lo stupefacente incontro con Gesù risorto non possono assolutamente tacere. L'accaduto diventa narrazione di un fatto che, penetrato in profondità è rivelatore di due grandi sfide della nostra fede: Gesù di Nazareth è davvero il Messia perché è la primizia dei risorti, ha messo KO la morte. La seconda sfida è la conferma che Gesù, il Crocifisso-Risorto continuerà ad essere una presenza unica nelle strade della nostra storia e nel mistero dell'Eucaristia: pane spezzato per la nostra fame che, dalle profondità dell'anima, grida il suo bisogno di uscire dalla solitudine, di vivere in compagnia di Dio. È anche molto interessante riflettere sul fatto che Gesù, apparendo ai suoi dice: "Pace a voi". È proprio il dono più necessario all'uomo di sempre, anche a ciascuno di noi. Non è forse vero che spesso, molto spesso, siamo in preda a dubbi, a emozioni, a sentimenti che ci scuotono e ci turbano nell'interno, fino alle radici del nostro essere?
Ecco anche noi, uomini in cammino, abbiamo bisogno di riconoscere Gesù in quello "spezzare del pane" che è un momento vertice dell'Eucaristia: riconoscerlo come amico, divino compagno che ci sostiene nel nostro essere pellegrini e stranieri in un mondo molto bello ma complesso e fugace, in un mondo dove l'essere soli e non equipaggiati è triste e rovinoso.
Sì, riconoscerlo nell'Eucaristia ma anche fuori della celebrazione sacramentale. Non è forse un continuo "spezzare il pane" anche la quotidianità dei nostri compiti quando li compiamo celebrando l'amore che li trasfigura, li eleva, li divinizza.
Sì, Gesù, che io ti riconosca o Risorto vincitore di tutto ciò che in me è morte e tristezza. Ch'io ti riconosca allo spezzare del pane.
La voce di un dottore della Chiesa
Cristo è presente. Lo stesso Cristo che una volta fece preparare la tavola alla Cena, ha preparato questa, per voi.
San Giovanni Crisostomo

 

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