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TESTO Commento su Giovanni 1,6-8.19-28

padre Paul Devreux

III Domenica di Avvento (Anno B) - Gaudete (11/12/2011)

Vangelo: Gv 1,6-8.19-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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6Venne un uomo mandato da Dio:

il suo nome era Giovanni.

7Egli venne come testimone

per dare testimonianza alla luce,

perché tutti credessero per mezzo di lui.

8Non era lui la luce,

ma doveva dare testimonianza alla luce.

19Questa è la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e leviti a interrogarlo: «Tu, chi sei?». 20Egli confessò e non negò. Confessò: «Io non sono il Cristo». 21Allora gli chiesero: «Chi sei, dunque? Sei tu Elia?». «Non lo sono», disse. «Sei tu il profeta?». «No», rispose. 22Gli dissero allora: «Chi sei? Perché possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?». 23Rispose:

«Io sono voce di uno che grida nel deserto:

Rendete diritta la via del Signore,

come disse il profeta Isaia».

24Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. 25Essi lo interrogarono e gli dissero: «Perché dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, né Elia, né il profeta?». 26Giovanni rispose loro: «Io battezzo nell’acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, 27colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandalo». 28Questo avvenne in Betània, al di là del Giordano, dove Giovanni stava battezzando.

Il Vangelo di oggi ci presenta Giovanni Battista come testimone, uno che ha visto venire la luce e l'annuncia a tutti.

La gente che lo ascolta è entusiasta e siccome è impaziente, spera che quello che deve venire sia proprio lui. Ecco perché chi viene ad interrogarlo gli domanda se lui è Elia o un profeta, ma Giovanni risponde con fermezza e in un modo sempre più sintetico che lui non è niente di tutto ciò che sperano. In realtà avrebbe potuto dire che era un profeta o un nuovo Elia, come dirà di lui lo stesso Gesù quando afferma ai suoi discepoli che "Elia è già tornato ma ne hanno fatto ciò che hanno voluto".

Non è facile rispondere alla domanda: "Chi sei?", e se poi gli altri provano ad esaltarti dicendoti che sei una persona importante, è facile montarsi la testa e pensare di essere importanti veramente. Giovanni non cade in questo tranello. Rimane molto umile, e alla fine dice che lui è solo "Voce".

Lui è solo uno strumento nelle mani di Dio per essere porta-voce di Dio, per annunciare la sua venuta e per invitare tutti a prepararsi ad accoglierlo.

E' bene che anche noi ci lasciamo porre questa domanda: chi sono io?

Dice anche che quello che deve venire è già in mezzo a noi, ma noi non lo conosciamo, e di conseguenza non lo vediamo. Per questo è importante anche oggi annunciare e preparare la sua venuta. Nessuno può mai dire: "Ormai lo conosco, so tutto di Lui". Facciamo tutto il possibile per scoprire la sua presenza intorno a noi.

Signore vieni e aiutaci a conoscerti.

Il segno che sto operando per preparare la via del Signore, sarà la contentezza.

 

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