TESTO Commento su Marco 1,1-8
Monastero Janua Coeli Parola della Domenica
II Domenica di Avvento (Anno B) (04/12/2011)
Vangelo: Mc 1,1-8
1Inizio del vangelo di Gesù, Cristo, Figlio di Dio.
2Come sta scritto nel profeta Isaia:
Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero:
egli preparerà la tua via.
3Voce di uno che grida nel deserto:
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri,
4vi fu Giovanni, che battezzava nel deserto e proclamava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati. 5Accorrevano a lui tutta la regione della Giudea e tutti gli abitanti di Gerusalemme. E si facevano battezzare da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. 6Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, e mangiava cavallette e miele selvatico. 7E proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. 8Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Gesù, Cristo, Figlio di Dio. Chi è per te? Un ricordo, un personaggio storico, una ideologia... oppure è persona di nome Gesù, il Redentore atteso dal tempo della caduta dell'uomo nel peccato, il Figlio di Dio fatto carne? Chi è per te? La speranza che ti fa camminare, la roccia su cui costruire ciò che sei, la luce che illumina le tue scelte? Chi è per te Gesù? Un nome adorabile davanti al quale si prostra la tua intelligenza, uno sguardo penetrante davanti al quale ti senti profondamente amato nella tua nudità e vergogna, un cuore che batte di amore per te? Chi è per te Gesù? Un oggetto e un argomento su cui speculare oppure uno davanti al quale ti senti indegno di chinarti per slegare i lacci dei suoi sandali? Lui ti investe di misericordia continuamente, ti avvolge del suo Spirito divino, desidera la tua compagnia. E tu gli vai incontro? Oggi la voce di Giovanni come allora grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Non si può pretendere di conoscere e stare con il Signore se si vivacchia. Le esigenze dell'amore chiedono ben altro. Giovanni era vestito di peli di cammello, con una cintura di pelle attorno ai fianchi, mangiava cavallette e miele selvatico: una figura che parla di essenzialità, di minimo indispensabile per vivere perché la vita interiore converga tutto verso il Signore. Confessa i tuoi peccati, le tue distanze da Dio: riconosci che sei degno di attenzione non per le cose che ti riescono, non per i successi che hai, non per il tuo saper fare, né per il tuo eccellere, ma perché sei tu, semplicemente tu, con le tue fragili risorse, con le tue incongruenze, con le tue angosce. Arrivare a sentirsi piccoli è convertirsi. Piccoli, vale a dire indifesi, incapaci di sussistere da sé, bisognosi di crescere... Dio si è fatto piccolo. L'uomo è un piccolo. Perché ti fai grande? Solo Dio è grande, realmente. Tu sei e resti piccolo, anche se con Dio puoi essere capace di meraviglie. Nella grazia tu diventi come Lui, ma solo perché sei felice di essere piccolo. E allora è Lui che opera in te e tramite te. Maria, la Vergine santa, è una piccola. Dio ha guardato alla piccolezza della sua serva... quali parole più belle per esprimere la gioia del sentirsi custoditi e amati dal Padre? Come tutti gli operai del vangelo tu sei chiamato ad andare dinanzi a Gesù per preparargli le strade nelle anime. Lui ha bisogno di te. Non lasciare che la Parola trovi i sentieri sbarrati, la tua voce apra sentieri di vita nel deserto, spazi di incontro con il Re dell'universo che giunge in vesti di bimbo. Che tu possa prenderlo in braccio ogni giorno!