TESTO Commento su Marco 13,33
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I Domenica di Avvento (Anno B) (27/11/2011)
Vangelo: Mc 13,33
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «33Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento. 34È come un uomo, che è partito dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e ha ordinato al portiere di vegliare. 35Vegliate dunque: voi non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino; 36fate in modo che, giungendo all’improvviso, non vi trovi addormentati. 37Quello che dico a voi, lo dico a tutti: vegliate!».
Fate attenzione, vegliate, perché non sapete quando è il momento.
Mc 13,33
Come vivere questa parola?
Si apre l'avvento: questa bella stagione dell'anno liturgico che non solo è preparazione al natale, ma al senso profondo del vivere. Avvento significa dunque scandire, consapevoli, un tempo di attesa. Ma chi e che cosa attendiamo? Sì, la celebrazione di quella festa intima che è il natale, ma attendiamo anche la parusia, il natale del giorno eterno: quando saremo immersi per sempre nella gioia di Dio. E, proprio correlato a questo, attendiamo ilo momento in cui, finita la nostra corsa quaggiù, entriamo nel riposo festa infinita del dopo eterno.
Ecco, proprio di questo momento importantissimo e decisivo per la nostra vita, noi non sappiamo né il giorno né l'ora. E qui affonda tutta la forza e l'importanza di quel verbo: vigilate. Niente di funesto, di triste. Chi vigila nella notte in attesa di una persona cara ha un cuore ricco di desiderio e di pace. È il desiderio dell'incontro e la pace di una consapevolezza che arde d'amore.
Ecco: vigilare vuol dire tenere accesa la fiamma di una fede viva, nel lume della speranza e nel calore di un amore limpido e fiducioso.
Chi vigila non vive sonnacchioso nell'acquiescienza a ciò che è piacere fugace e poi cenere di delusione. Chi vigila compie i doveri del proprio stato con cuore ben desto e tutto ciò che poi sceglie di fare è in consonanza con ciò che piace a Dio. Allora, quando verrà, il Signore scorgerà il cuore acceso di viva luce e lo prenderà con sé: nella gioia del Regno.
La voce di un testimone
Santa Maria,Vergine dell'attesa, donaci un anima vigiliare. Facci capire che non basta accogliere: bisogna attendere. Accogliere talvolta è segno di rassegnazione. Attendere è sempre segno di speranza.
Tonino Bello