TESTO Commento su Seconda Timoteo 4, 10-11
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S. Luca evangelista (18/10/2011)
Brano biblico: 2 Tm 4, 10-11
1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».
Carissimo, Dema mi ha abbandonato avendo preferito il secolo presente ed è partito per Tessalonica; Crescente è andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Solo Luca è con me.
2 Tm 4, 10-11
Come vivere questa Parola?
Nell'epilogo della seconda lettera a Timoteo, l'Apostolo Paolo, ormai anziano, vicino alla morte e in catene per Cristo, consegna al cuore del discepolo amato uno scrigno di notizie personali, soprattutto di nomi, vicende, rivelatrici della sua acuta sensibilità ferita ma, al contempo, pacificata nel perdono e nella fiducia.
Dema, Crescente, Tito, Marco, Tichico, Carpo, Alessandro: tutti in qualche modo si sono allontanati da lui, o per adempiere al ministero o per vigliaccheria o addirittura per interesse personale. Ora a Paolo, nel buio carcere di Roma, non resterebbe che la solitudine l'ingratitudine e l'indifferenza se non ci fosse Luca. "Solo Luca è con me" - scrive. Solidale, aggiungiamo noi. Solidale discreto e vicino alle sofferenze dell'Apostolo che ha combattuto la buona battaglia della fede ed ora si appresta a ricevere la corona della gloria che Dio ha promesso a quanti hanno dato tutto per Lui.
Oggi, nella festa dell'evangelista Luca, è bello fare memoria di questa sua presenza premurosa accanto all'anziano "testimone di Cristo". Un'esortazione per ognuno di noi affinché sappiamo cogliere e apprezzare il dono di coloro che hanno intessuto di fedeltà a Dio la loro vita, facendo esperienza del Suo indefettibile amore nel correre degli anni, anche accanto a noi e con noi.
Nel mio rientro al cuore, oggi benedico Dio per quanti mi hanno preceduto nella fede.
La voce di una contemplativa
Camminare sulle acque, ecco la vocazione del cristiano. Senza nessun appoggio umano, nella fede pura, nella speranza e nella pura carità. Senza nessun sentimento, a volte, tenendo unicamente lo sguardo levato verso Dio.
Rissa Maritain