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TESTO Commento su Lc 11,9-10

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Giovedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (06/10/2011)

Vangelo: Lc 11,9-10 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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5Poi disse loro: «Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, 6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, 7e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, 8vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

9Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? 12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Lc 11,9-10

Come vivere questa Parola?
Questa affermazione di Gesù riguarda la preghiera, importantissima tematica che qui acquista risalto anche per la collocazione nel testo lucano. Si trova infatti immediatamente dopo il quadro dell'amico che, notte tempo, va dal suo amico a chiedergli tre pani, dato che non ha nulla da offrire a un altro amico che ha bussato alla sua porta L'altra scena di vita, collocata subito dopo il perentorio invito di Gesù di cui sopra, è pure di grande forza espressiva con quelle due domande retoriche puntate come fermo indice sul nostro cuore: "Quale padre tra voi se un figlio gli chiede un pane gli darò un sasso e se gli chiede un pesce gli darà uno scorpione?".
Certo il problema della preghiera riguarda soprattutto l'esaudimento. Uno dice: Ho pregato tanto e non ho ottenuto quello che chiedevo; eppure non era certo qualcosa di cattivo o di sconveniente quello che chiedevo!
Lo so, la risposta può sembrare scontata se ti dico: cerca di pregare meglio e di più; forse non preghi abbastanza o chiedi cose che forse non sono per il tuo vero bene. Ma voglio che facciamo un balzo più in là: nella fede autentica. Credere, lo sai, vuol dire fidarsi. Ti fidi quando sai che il tuo referente è onesto, verace, buono. Ti fidi. Punto e basta. Ora se chi t'invita a pregare assicurandoti che sarai esaudito è Colui che ha detto: Io sono la Verità, è il Figlio dell'Altissimo a cui è stato dato potere in cielo e in terra, come puoi dubitare? Non sappiamo il come e il quando dell'esaudimento. Sappiamo però che Dio è Dio. E ciò basta alla nostra pace, se ci abbandoniamo al suo mistero che è infinito amore.
Signore Gesù, sono qui a cercare, a chiedere, a bussare. Tu sai a proposito di che cosa. Io mi fido di te!
La voce di una beata
La preghiera è così potente sul cuore di Dio! Pregare con perseveranza, senza scoraggiarsi, anche se dovessimo morire senza essere esauditi.
Elisabetta della Trinità

 

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