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TESTO Commento su Luca 10,25-28

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Lunedì della XXVII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (03/10/2011)

Vangelo: Lc 10,25-28 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,25-37

25Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». 26Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». 27Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». 28Gli disse: «Hai risposto bene; fa’ questo e vivrai».

29Ma quello, volendo giustificarsi, disse a Gesù: «E chi è mio prossimo?». 30Gesù riprese: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei briganti, che gli portarono via tutto, lo percossero a sangue e se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. 31Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e, quando lo vide, passò oltre. 32Anche un levita, giunto in quel luogo, vide e passò oltre. 33Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, vide e ne ebbe compassione. 34Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi lo caricò sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui. 35Il giorno seguente, tirò fuori due denari e li diede all’albergatore, dicendo: “Abbi cura di lui; ciò che spenderai in più, te lo pagherò al mio ritorno”. 36Chi di questi tre ti sembra sia stato prossimo di colui che è caduto nelle mani dei briganti?». 37Quello rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Va’ e anche tu fa’ così».

Ed ecco, un dottore della Legge si alzò per metterlo alla prova e chiese: «Maestro, che cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Gesù gli disse: «Che cosa sta scritto nella Legge? Come leggi?». Costui rispose: «Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso». Gli disse: «Hai risposto bene; fa' questo e vivrai».
Lc 10,25-28

Come vivere questa Parola?
Anzitutto notiamo l'intenzione tutt'altro che onesta del dottore della Legge: "per metterlo alla prova", dice il testo. Al maestro, conoscitore della Legge, non interessa approfondirla; vuole solo tendere una rete al Signore, farlo cadere in contraddizione. Ma Gesù sta ben fuori da simili tranelli. Lo rimanda alla Legge stessa di cui quel dottore era maestro solo cartaceo, mentre Egli era maestro di vita e nella sua vita. L'interlocutore, dunque, non può che rispondere esattamente: "Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il tuo prossimo come te stesso". Gesù se ne compiace: "Hai risposto bene". E aggiunge un'altra brevissima affermazione: "Fa' questo e vivrai". Come dire: la tua vita sgorga dalla tua osservanza di questi due comandamenti che, in sostanza, sono un solo comandamento: ama. Perché proprio sull'amore (vissuto o tradito o messo nel cassonetto) tu, io, noi, tutti saremo giudicati.
Nella pausa contemplativa ripuliamo bene le orecchie del cuore. Il pericolo è sempre la stanchezza di ciò che è ripetuto più volte, di ciò in cui più volte mente e cuore si imbattono come su una impossibile scommessa. Ma che cosa succederebbe se, per esempio, le nostre vene si stancassero di far scorrere sempre lo stesso flusso di sangue? Non ci sarebbe alternativa, ma morte. Così, nella mia pausa contemplativa, sussurrerò al mio cuore queste parole chiave non solo della Legge e dei profeti, ma del Vangelo e di ogni vita degna di questo nome. Le ascolterò ricevendole in profondità come il flusso stesso che rende verace e alimenta tutto il mio vivere.
Signore Gesù, fammi ripetere spesso quella parola così incoraggiante della prima lettera di Giovanni: Chi ama dimora in Dio e Dio in lui.
La voce di un dottore della Chiesa
Ama ed egli si avvicinerà, ama ed egli abiterà in te.
S. Agostino

 

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