PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento Matteo 22,1-14

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (13/10/2002)

Vangelo: Mt 22,1-14 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 22,1-14

In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali. 11Il re entrò per vedere i commensali e lì scorse un uomo che non indossava l’abito nuziale. 12Gli disse: “Amico, come mai sei entrato qui senza l’abito nuziale?”. Quello ammutolì. 13Allora il re ordinò ai servi: “Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti”. 14Perché molti sono chiamati, ma pochi eletti».

 

Forma breve: Mt 22,1-10

In quel tempo, 1Gesù riprese a parlare con parabole [ai capi dei sacerdoti e ai farisei] e disse: 2«Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. 3Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. 4Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: “Dite agli invitati: Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. 5Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; 6altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. 7Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assassini e diede alle fiamme la loro città. 8Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni; 9andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. 10Usciti per le strade, quei servi radunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali.

Vediamo se ho capito bene: il Regno è come una bella festa di nozze. Una di quelle dove ci si diverte, si chiacchera, si mangia e si beve a dovere, ci si sente a proprio agio. Così dice la parabola, leggete. In queste ultime settimane troviamo, una dopo l'altra, le parabole che Gesù usa per raccontare il suo progetto. La vigna, nelle ultime domeniche, e oggi il banchetto di nozze. Così è il Regno, amici! Com'è, allora, che alle volte parliamo della fede cristiana e dell'incontro con Gesù come se partecipassimo al più triste dei funerali? Perché alle volte insistiamo a volere immaginarci Dio come una specie di rigido censore? Che ha a che vedere questo con la festa? Ma, anche qui, questa chiamata vive nella contraddizione. Gli invitati non vogliono partecipare. Le scuse sono risibili: il lavoro, gli affari, il tran-tran... sembra di sentire un uomo del nostro tempo! L'invito, allora, viene esteso a tutti, a chi non se lo aspetta. La parabola, è evidente, è rivolta al popolo di Israele che, invitato, rifiuta di partecipare al banchetto. Così Gesù prefigura la nascita della Chiesa, nuovo popolo non legato a una etnìa ma a un invito universale. Così siamo noi, amici. Invitati improvvisamente a partecipare alla festa di Dio. Non ce lo meritiamo, non ce lo aspettavamo, ma Dio ci invita ugualmente. L'unica richiesta è l'abito nuziale. Che sarà mai questa immagine? Molte le interpretazioni: la consapevolezza della festa, per alcuni, la conversione e il pentimento per altri. Senz'altro l'abito è la presa di coscienza di essere invitati al banchetto. Attenti, quindi, quando vorremmo fare noi la selezione degli invitati! E' Dio che sceglie e chiama tutti, prendendoli fin dai crocicchi delle strade. Per questo la nostra Chiesa si chiama "cattolica", che significa: "universale", perché tutti siamo stati gratuitamente chiamati. Due allora gli atteggiamenti cui oggi siamo chiamati: la consapevolezza che l'incontro con Cristo è festa (e se così non è forse dobbiamo ancora incontrare Cristo...) e il sapere che a questa festa è invitato ogni uomo. E, perché no, il fatto che noi siamo quei servi mandati a invitare gli ultimi ai crocicchi delle strade. E voglio concludere con un aneddoto che mi ha scaldato il cuore e che rivela l'attualità di questa pagina. Nei giorni scorsi il Papa è andato in Francia. Ho a Reims, come amico, il prete che si è occupato della Messa che mi raccontava come si dovessero scegliere 50 persone che ricevessero la comunione dalle mani del Papa. L'arcivescovo aveva scelto il criterio delle comunità e così sono state scelte le persone rappresentative della Diocesi. Questo però aveva escluso, tra gli altri, una ricchissima nobildonna francese, presidente di una multinazionale dello Champagne. Questa aveva chiesto di essere tra i "prescelti" stimolando la scelta con un assegno per le opere Diocesane. Ma, grazie al cielo, si mantenne fede ai criteri scelti. Il giorno prima della definizione dei nomi una persona si ritira. Con chi sostituirla? Il mio amico prete va in arcivescovado, parla al prelato che risponde: "Faremo come dice il vangelo: esci di qui e la prima persona che incontrerai la inviterai a ricevere la comunione dal papa". Così fece questo mio amico prete. Senonché la Provvidenza sa il fatto suo... e non tutti sanno che il 50mo invitato, quel giorno, è stato André, il barbone che mendica quotidianamente all'uscita della Cattedrale, il primo incontrato all'uscita dell'Episcopio...

Grazie, Signore, che ci inviti al banchetto di nozze: nulla ci separi dalla tua gioia ora e nei secoli.

Libri di Paolo Curtaz

 

Ricerca avanzata  (54719 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: