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TESTO Commento Matteo 10,7-13

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

S. Barnaba (11/06/2003)

Vangelo: Mt 10,7-13 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 10,7-13

7Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.

11In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.

Barnaba, cioè "figlio della consolazione", pur non essendo nel gruppo dei dodici si è meritato in battaglia il titolo di "apostolo"; uomo discreto e generoso, riusciamo a cogliere la sua personalità attraverso la splendida esperienza di Luca negli Atti. Barnaba è tra i primi della primitiva comunità di Gerusalemme. Vende un suo campo e ne dona il ricavato agli apostoli e - soprattutto - gode la stima di tutti i discepoli. Sarà lui a far entrare nella comunità il neo-convertito Paolo, superando le tante resistenze nei confronti dell'ex-persecutore e sarà lui, probabilmente, a intuire che i confini di Israele stavano stretti al progetto del Signore Gesù. Così Barnaba ci giunge come un modello di vita cristiana, soprattutto con quello straordinario nome "figlio dell'esortazione, figlio della consolazione"; Barnaba, cioè, ha sempre guardato il positivo nelle situazioni, ha sempre guardato l'aspetto evangelico, e - così facendo - ha dato fiducia a Paolo che diventerà il grande evangelizzatore. Che nelle nostre comunità molti si ispirino a Barnaba, che molti accettino di diventare figli della consolazione, che abbiano a cuore di sottolineare il positivo delle situazioni e di valorizzare i fratelli presenti nelle comunità.

Barnaba, figlio della consolazione, insegnaci l'arte preziosa di valorizzare le persone, di dire una parola di conforto, di scuotere e spronare, di esortare e consolare, insegnaci ad amare come hai saputo fare tu, imitando il Maestro Gesù che vive in chi lo ama nei secoli dei secoli!

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