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TESTO Commento su Giovanni 21,15

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Venerdì della VII settimana di Pasqua (10/06/2011)

Vangelo: Gv 21,15 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 21,15-19

15Quand’ebbero mangiato, Gesù disse a Simon Pietro: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami più di costoro?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pasci i miei agnelli». 16Gli disse di nuovo, per la seconda volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi ami?». Gli rispose: «Certo, Signore, tu lo sai che ti voglio bene». Gli disse: «Pascola le mie pecore». 17Gli disse per la terza volta: «Simone, figlio di Giovanni, mi vuoi bene?». Pietro rimase addolorato che per la terza volta gli domandasse: «Mi vuoi bene?», e gli disse: «Signore, tu conosci tutto; tu sai che ti voglio bene». Gli rispose Gesù: «Pasci le mie pecore. 18In verità, in verità io ti dico: quando eri più giovane ti vestivi da solo e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio tenderai le tue mani, e un altro ti vestirà e ti porterà dove tu non vuoi». 19Questo disse per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E, detto questo, aggiunse: «Seguimi».

Mi ami più di costoro?
Gv 21,15

Come vivere questa Parola?
Oggi non possiamo non sentire questa domanda come rivolta a ciascuno di noi: "Mi ami tu più di tutti?" Non temiamo di essere indegni o incapaci a rispondere! Non sono le crisi e le paure a distruggere l'amore.
Pietro, che pure aveva rinnegato Gesù perché preso dalla paura della follia dell'odio scatenatosi verso il Maestro, non aveva perso l'amore profondo e la stima indiscussa verso il suo Signore, tanto che quando al canto del gallo, Gesù, passandogli accanto, oramai prigioniero dei suoi crocifissori, lo guardò, Pietro si ricordò delle parole del Maestro. Pianse amaramente, un pianto che forse lo avrà accompagnato sempre, a conferma della verità del cuore di quelle meravigliose parole: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene". Un amore quello di Pietro che farà di lui un intrepido annunciatore del vangelo spingendolo fino a Roma. Il pauroso diventa coraggioso audace lieto di soffrire per Gesù!
Una grande lezione per noi che diciamo di amare Gesù e poi come Pietro ci nascondiamo piangendo. Niente paura: non fuggiamo, lasciamoci penetrare dallo sguardo di Gesù che sempre ci passa accanto e dolcemente ci provoca: "Mi ami tu?"
Oggi nel mio rientro al cuore, rispondo alla domanda di Gesù fidandomi non del mio buon cuore, ma del Amore fedele e magnanimo: "Signore, tu sai tutto, tu sai che io ti voglio bene".
La voce di un grande vescovo
Così dal fallimento è cominciata la storia nuova della santità personale di Pietro, spinta fino al martirio, quando egli dirà, non più con le parole, ma con il gesto della vita donata e con il silenzio eloquente della morte, la parola dell'amore esclusivo e totale per il suo Signore!
Cardinal C. M. Martini

 

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