TESTO Io sono con voi
Monastero Janua Coeli Parola della Domenica
Ascensione del Signore (Anno A) (05/06/2011)
Vangelo: Mt 28,16-20
16Gli undici discepoli, intanto, andarono in Galilea, sul monte che Gesù aveva loro indicato. 17Quando lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. 18Gesù si avvicinò e disse loro: «A me è stato dato ogni potere in cielo e sulla terra. 19Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, 20insegnando loro a osservare tutto ciò che vi ho comandato. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo».
Lo videro, si prostrarono. Essi però dubitarono. Sono trascorsi anni, giorni dopo giorni di vicinanza, di trepidazione, di novità. Esperienze forti e inaspettate. Ora Gesù va via, torna al Padre, rientra nel Mistero della sua invisibilità divina. E i discepoli si smarriscono. Sono momenti di passaggio da una condizione a un'altra, semplicemente terribili. La vita riserva tanti momenti così e noi facciamo fatica ad accettarli. Nel nostro desiderio c'è di entrare nel linguaggio esistenziale di Dio, la Parola è chiara. Ma poi dubbi, supposizioni, domande si affollano alla mente e si rientra nel "far finta di non capire". Sarà per non voler coinvolgersi troppo? Eppure ne va della nostra vita eterna!... Coraggio, leviamo gli occhi al cielo: Gesù è tornato al Padre e ha portato con sé l'odore della nostra terra, il tocco delle nostre mani, il sapore dei nostri cibi... Lui, Dio, ha fatto entrare nella Terra Promessa la nostra carne mortale!!! Quale grandezze sono preparate per noi.
Io sono con voi
MEDITAZIONE
Domande
Io sono con voi tutti i giorni. Splendida realtà questa. Le parole di Gesù non mentono. E allora perché non sentiamo che Lui è con noi? La vita del Figlio di Dio ci è data per sempre. Quando il nostro sguardo interiore penetra le nubi della temporalità, Dio è qui, ora. Tuffarsi nelle profondità del proprio spirito, tra le onde del Silenzio, permette di incontrarlo. A te la scelta di vivere in superficie dove tutto chiacchiera o nelle immensità dell'Invisibile dove la Parola è ascolto.
Chiave di lettura
Galilea. Undici discepoli, reduci dall'esperienza travolgente della Passione, della Morte, della Risurrezione del Maestro. Sono davvero frastornati. E ora cosa succederà ancora? Gesù ha dato loro appuntamento su un monte. Arrivano. Lo vedono. Si prostrano. Eppure dubitano. Non c'è in loro alcuna sicurezza. Gesù che conosce bene il loro cuore e anche la fatica chiesta per entrare in una logica divina, si avvicina. Non è un fantasma, è proprio Lui. Anche se dubitano, i discepoli vengono inviati da Gesù a tutti i popoli: Andate, fate discepoli. Insegnate a tutti che ad osservare tutto ciò che vi ho comandato. Il battesimo nel nome del Dio vivente è un insegnare mai cattedratico, è un insegnare concreto. Insegnare ad osservare. Non a ragionare, a interpretare, a inventare, semplicemente ad osservare, perché in questo si racchiude la grandezza del Mistero svelato. Le parole di Gesù sono comandi non perché egli spadroneggi su di noi, ma perché sono vita. Non c'è vita al di fuori di Dio. I discepoli lo hanno imparato, per questo sono mandati a trasmettere ciò che hanno ricevuto giorno dopo giorno. Gesù sta per tornare al Padre e i discepoli vivono tutta la tristezza di questo distaccarsi dal Maestro. Non è un momento facile per loro. È nella corrente della vita che si operano però certi distacchi, necessari. Siamo chiamati a trascendere continuamente la realtà che viviamo, ad andare oltre. Per natura invece noi tendiamo a mantenere lo stato in cui ci troviamo per paura di perdere. È l'orfanezza che temiamo. Gesù lo sa e per questo ci rassicura: Io me ne vado ma non vi lascio orfani. Il conoscere Gesù nel suo corpo di carne è legato a un tempo, un tempo che si compie. Ma non può esaurirsi nel tempo la conoscenza di Lui come Dio, eterno con il Padre e con lo Spirito. Per questo Gesù torna alla destra del Padre e invia lo Spirito. Quell'amore che per trentatre anni è stato chiuso nelle sue membra terrene viene mandato in forma incorporea e travolgente. Non visibile agli occhi della carne, ma presente e operante agli occhi interiori. Lo Spirito della verità è ignorato dal mondo perché lo sguardo del mondo si ferma alla superficie delle cose. Tu passi vicino alle persone e le consideri estranee alla tua vita. Sono per te case chiuse. Se tu entrassi in quel cuore, se tu bussassi alla porta di quella casa chiusa ed entrassi, incontreresti la persona nella sua verità più profonda e con lei conosceresti lo Spirito che dimora con lei. Ognuno di noi è immagine e somiglianza di Dio. Ma si è talmente sommersi di coperture che questa immagine non è visibile se non a sguardi intensi e soprannaturali. Il mondo non vede, i discepoli vedono. La comunione di vita con Gesù, con lo Spirito Santo e con il Padre è qualcosa di molto concreto e quotidiano, ma è necessario vivere con lo sguardo rivolto al profondo. Chi vive nell'amore che si fa dono spicciolo e continuo, si sentirà profondamente amato da Dio e dalla vita, non cercherà contraccambio, perché non gli serve più. Sa di essere prezioso agli occhi del Signore, sa che Lui ha cura di ogni suo istante di vita, e per questo tutto si dilata nelle sue giornate, tutto acquista spessore: Dio si manifesta continuamente al suo spirito, e in Lui anche l'uomo si fa cristallo che riflette la divina luce. Lo vede non perché le opacità scompaiano, ma perché riesce a passare dentro quelle opacità fino a raggiungere il cuore dell'altro, lì dove Dio dimora e attende di incontrarlo. Sa che Gesù è con lui, ogni giorno, fino alla fine della sua vita.
PREGHIERA
Sei salito in alto conducendo prigionieri, hai ricevuto uomini in tributo: anche i ribelli abiteranno presso il Signore Dio (salmo 68).
CONTEMPLAZIONE
Signore Gesù, nel tuo cuore sono salito anch'io al Padre. Nel tuo cuore umano, tra i pensieri della tua mente, nella memoria dei tuoi giorni, nella storia che ti è appartenuta ... io ci sono. Quale meraviglia pensare che in cielo il mio nome è narrato già in te!
Il Vangelo dei piccoli
Oggi è l'Ascensione del Signore. Dopo quaranta giorni dalla sua risurrezione Gesù torna dal Padre, lascia la terra e va in cielo. E noi? Non abbiamo più Gesù? No! Lui, prima di lasciare i suoi, li rassicura e dice: Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo. Ed è vero. Perché Gesù è con noi. Lui è salito in alto per aprire la strada. Ci ha lasciato tanti doni, ci ha riempito il cuore di amore perché noi come Lui rendiamo la vita un regalo per tutti. Immagina che la Chiesa è un corpo intero, ognuno di noi è una parte. Gesù è la testa, e Lui sta già in cielo. Noi viviamo della sua vita, anche se siamo ancora quaggiù. Tra questo mondo e il cielo non c'è lontananza perché Gesù è lì ed è qui con noi. Che fortuna! Non siamo soli. Quando vogliamo ascoltare Gesù apriamo il vangelo e troviamo le sue parole. Quando vogliamo nutrirci del suo amore andiamo alla Messa e mangiamo il suo Corpo e il suo Sangue. Se vuoi un parere in una faccenda qualsiasi, chiudi gli occhi, vai nel tuo cuore, fai silenzio e chiedi. Poi aspetta, vedrai che sentirai una risposta dentro di te. la voce di Gesù è lieve, ma certa. Quando qualche tristezza ti prende l'anima, alza gli occhi e guarda in cielo: in quell'immensità si perdono le briciole delle momentanee sofferenze. C'è molto di più che quella spina, c'è il profumo e la bellezza della rosa che porta quella spina. La rosa è l'amore. Offri a Gesù i tuoi dolori, le tue gioie e crescerà in te l'amore. niente potrà più farti paura, se Gesù è con te.