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TESTO Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette

Ileana Mortari - rito romano   Home Page

Martedì della III settimana di Quaresima (29/03/2011)

Vangelo: Mt 18,21-35 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Mt 18,21-35

21Allora Pietro gli si avvicinò e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». 22E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

23Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. 24Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. 25Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. 26Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. 27Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito.

28Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. 29Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. 30Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito.

31Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. 32Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. 33Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. 34Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. 35Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».

La comunità degli uomini può reggersi solo sul perdono, la misericordia, la pietà. Dove queste cose sono assenti mai vi potrà essere vera umanità. Vi regneranno disumanità, crudeltà, malvagità, vendetta, faida, volontà di morte, uccisione, sterminio. Si può anche giungere al terrorismo che è il frutto estremo della perdita della nostra verità.

Senza perdono mai vi potrà essere la pace in un cuore. Esso si chiede e si offre. Chi lo chiede deve sempre offrirlo. Se noi lo chiediamo a Dio, dobbiamo sempre offrirlo ai nostri fratelli. È questa la condizione perché il perdono di Dio si riversi nella nostra vita e vi porti la pace. Nessuno si faccia illusione: la misura del perdono del Signore è data dal nostro perdono dei fratelli. Chi non perdona i fratelli, mai potrà essere perdonato da Dio. Perché è verità questa affermazione? Perché il perdono di Dio porta la pace totale nel cuore e chi è in guerra contro i suoi fratelli, attesta di non essere nella pace. Non è nella pace perché è privo del perdono del suo Dio.

Quando non si è in una pace cosmica, universale, totale è segno che Dio non abita nel nostro cuore con la sua presenza rinnovatrice e creatrice di santità. È segno che noi viviamo con Lui un rapporto solo religioso, non di fede. È manifestazione di un male in noi che impedisce al nostro Dio di abitare con la pienezza della sua grazia e verità. Dio che è sommo ed eterno amore è sempre respinto dall'odio, dalla cattiveria, dalla malvagità del cuore ed un cuore è sempre malvagio, spietato, crudele quando non dona il perdono ai suoi fratelli, quando non si riconcilia con loro.

Tutti i nostri comportamenti cattivi e malvagi nascono da un solo falso principio: pensiamo tutti che la Parola di Dio sia senza verità. Essa è detta, ma solo come voce che risuona nell'aria, simile al cinguettio di un uccello, un latrato di cane, un miagolio di un gatto. È voce, ma senza significato; è parola, ma senza contenuto; è Vangelo, ma senza verità in esso. Questo errore ci fa' chiedere perdono a Dio e legalizza l'uccisione dei nostri fratelli. Ci fa credere in pace con Dio mentre si è nell'odio per il mondo.

Vergine Maria, Madre della Redenzione, facci persone di vera, retta, santa fede. Liberaci dalla religione iniqua. Angeli e Santi di Dio, insegnateci la verità del perdono.

 

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