TESTO Tempio improduttivo?
Venerdì della VIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (04/03/2011)
Vangelo: Mc 11,11-26
Un fico e un tempio si accostano nel brano evangelico per riassumerci il segno interpellante di Gesù: un fico è chiamato a produrre, anche in tempo di aridità apparente, se questo fico non è altro che il tempio, e se in questo tempo che il segno del passaggio di Gesù.
Il passaggio di Gesù, ci dice il Vangelo, è sempre GENERANTE, generoso di vita: sia per il fico, che per il tempio: se uno e/o l'altro non producono frutti, sono da tagliare e da eliminare. Ecco il gesto di Gesù verso il fico e verso il tempio; da gesto e richiamo, diventano SEGNI del suo giudizio di valutazione netta, chiara e decisa sulla storia.
Dove passa Gesù, o cresci, o muori.
Vale per il fico, vale per il tempio, vale oggi e qui, ora, anche per me.
Oggi, il tempio si accosta sempre più all'immagine del fico, a causa della sua improduttività, del fare scarsi frutti...nelle nostre chiese, e nel proporci come Chiesa a noi stessi e al mondo, siamo sempre più avvicinabili al fico secco e improduttivo...
Il richiamo di Gesù, netto e deciso, ma sopratutto SEGNO, diventa un urgente esame di coscienza nell'attesa dell'evento del Cristo nella storia, che è imminente, non tanto nel tempo della fine, ma nella fine di tutto ciò che avviene da parte nostra nel tempo e nel tempio: tutto sembra destinato a essere sempre più improduttivo.
Scombussolati dal segno di Gesù, oggi abbiamo bisogno del SEGNO CRISTICO, cioè di una realtà di condivisione con Lui che faccia germogliare subito, qui e ora, il tempio, e ciascuno di noi, affinché non finiamo come fichi improduttivi di vita, nella morte. Rovesciando i nostri "cambi" e "valute", il tempio del nostro io ora ha bisogno di un riordino da parte di Dio. Solo accogliendo il SEGNO dato, ora in noi.
ACCOGLIENDO I NUOVI FRUTTI DELLO SPIRITO DI DIO NEL TEMPIO DELL'IO