TESTO Blackout!
V Domenica del Tempo Ordinario (Anno A) (06/02/2011)
Vangelo: Mt 5,13-16
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «13Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.
14Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, 15né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. 16Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».
Come statua di sale! Come la moglie di Lot!
Immobile, stupito. Come bloccato.
Guardando il vuoto. D'apatia carico.
Niente voglia. Nessun desiderio.
Neanche di vivere. O di morire. Come non esserci.
Non essere mai stato per non soffrire ricordando.
E poi il contrasto. Contraddizione del cuore.
Bramare di vedere, ed esser riscaldato dal Tuo bagliore,
invitato ad esistere per me e per gli altri!
Il senso rinvenuto. Memoria ritrovata.
Attesa del Tuo raggio per incontrarti ancora.
E non lasciarti andare, non perder l'occasione.
E la mia luce? Riflessa.
Illuminato dal Tuo Volto.
Esser testimone di cose buone e belle, farle.
Cominciando con quanti stanno intorno.
E si guariscono le altrui e le mie ferite.
E si dissolve quanto tormenta.
Ti si rinviene lì dove soffia il vento, e ci si lascia andare!
Quanta forza piegando le ginocchia?!
E ci s'arrende ad esser benedetti lì dove regna rifiuto e ribellione.
E si dirà in quei giorni: benedetto nei secoli il Signore,
che benedice la mia vita lì dove impera la maledizione
ed ogni impedimento alla Sua venuta. Sciogliendo i lacci.
Dona sollievo al peso. Alla menzogna che mi convince d'esser solo, sgrida!
Smentisci che non hai tempo per occuparti di me e visitarmi ancora.
Sei stata forse sola tutta la vita Maria?
Ogni volta che si pensava tacesse, eri davvero sola?
Lasciata in abbandono e trascurata?
Insegna a nutrire speranza ed amor!
Amaro il sale, che con l'acqua non disseta.
Se sparso sulle rovine nulla più cresce.
Simbolo del giudizio e della purificazione.
E pure della ricompensa.
Via dell'amicizia. Patto d'alleanza.
Che conserva preservando corruzione.
Frizionato dona vigore.
Niente sale niente sapore!
Anche la luce è importante!
Niente luce, niente calore.
Strade al buio, nessun colore!
E quindi: Superficialità, ignoranza, disattenzione,
frivolezza, empietà, stoltezza!
Continua il discorso della montagna (o della pianura),
iniziato domenica scorsa con le beatitudini:
insegnamenti del Maestro autorevole,
vero interprete della parola del Padre.
L'evangelista Matteo si rivolge alla Chiesa,
incoraggiandola a ritrovare zelo per il Signore,
ad essere luce del mondo e sale per la terra:
presenza significativa (e non perdita d'identità),
visibile mediante le opere di carità,
frutti di giustizia ed atti d'amore,
perché il Padre sia riconosciuto
attraverso la testimonianza dei suoi figli,
che non disattendono portando alla comunione altri fratelli.
Hanno qualcosa da dire. Fecondi! Senza cedere alla stanchezza, laboriosi.
Fare la luce ed essere sale: missione dei discepoli.
Alberi buoni che fanno abbondanti frutti saporiti:
Volontà del Padre!
Spezzare il pane con l'affamato.
Ospitalità. Vestire chi è nudo.
Liberare l'oppresso. Non puntare il dito dell'iniquità.
Rivolgere attenzione al bisogno del prossimo.
Servire chi è in necessità. E perdonare.
Ecco le opere buone che risplendono.
Che anche se c'è il blackout illuminano.
Ecco le opere di misericordia!
Che senza brillare di luce propria comunque lampeggiano nel mondo.
Come città che si vede sul monte, come Gerusalemme!
Come lampada che illumina la casa,
che si costruisce sulla roccia della Parola.
Le opere buone rimarginano ferite antiche,
cancellano peccati, possiedono potere,
"costringendo" Dio a rispondere regalando aiuto!
Importante per l'uomo è vedere.
Lo sanno bene i ciechi cosa significa:
non potere godere della vista delle belle cose,
consegnarsi al bisogno,
e la paura di dipendere dagli altri.
Importante anche che la luce illumini ciò che si vede.
Nella penombra le cose possono apparire storpiate, confuse, distorte.
Nel buio ci si può ingannare, si può imbrogliare.
Altrettanto importante è che le cose illuminate e che si vedono
siano anche invitanti, saporite, attraenti.
La nostra esistenza, se illuminata dalla verità della parola di Gesù,
e resa saporita attraverso le opere buone di misericordia,
diventa piena di valore, di gusto, di senso, e punto di riferimento.
Quale grande responsabilità ci affida il Signore:
contagiare gli altri al bene con le nostre opere buone.
Quale onore l'offerta che Egli ci fa di collaborare con lui,
perché l'umanità continui ad esistere e non soccomba a causa del male.
Si rende gloria a Dio. La gloria di Dio è l'uomo che vive!
PREGHIERA
Pietà Gesù Maestro e Signore,
per tutte quelle volte che non sono stato un buon discepolo,
per tutte le volte che non ti ho testimoniato con le buone opere.
Pietà per tutte quelle volte che non sono stato luce
per quanti erano nel buio, nella tristezza e nella solitudine.
Pietà per tutte le volte che non sono stato sale.
Sono stato invece insipiente nel giudizio, superficiale al bisogno del fratello,
insipido nel comportamento, corrotto nell'atteggiamento,
scialbo nelle relazioni, interessato solo a me stesso e al mio successo.