TESTO Commento su Marco 4,21-25
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Giovedì della III settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (27/01/2011)
Vangelo: Mc 4,21-25
Dalla Parola del giorno
Viene forse la lampada per essere messa sotto il moggio o sotto il letto? O non invece per essere messa sul candelabro?
Come vivere questa Parola?
La luce vera è venuta nel mondo non per essere nascosta ma per illuminare tutta l'umanità. Però, è anche vero che ci sono momenti della storia in cui la luce che è Cristo, sembra essere nascosta, tenuta in segreto, e poi, ci sono altri momenti quando davvero la luce brilla e disperde le tenebre.
Forse, bisogna ricordarci che non siamo noi ad accendere la luce o farla brillare. Dio ha il suo piano di amore e di salvezza; sovente, noi uomini e donne non badiamo a questo e andiamo avanti con i nostri progetti come se tutto dipendesse da noi. Invece, la "lampada" arde con una forza eterna dalla croce fino ad oggi, brilla nella vita perseguitata e sacrificata di tanti cristiani ‘nascosti'.
Dio che ama e ci ama intensamente non permette che i nostri peccati rovinino il suo progetto di vita eterna e di felicità: "Ricordati, cristiano della tua dignità!" (Leone Magno).
Nella mia pausa contemplativa, oggi, mi ricordo del seme che viene nascosto nella terra dove deve morire per diventare grano buono per poi nutrire (dare luce).
Signore Gesù, vorrei lasciarmi penetrare e lavorare dalla tua parola di vita. Così, da diventare luce lì dove vivo. Ti prego, Signore, dà conforto e forza ai cristiani sofferenti.
La voce di un grande di oggi
Senza uno sfondo escatologico, senza questa certezza del Signore che tornerà a giudicare la storia, non si capisce nulla del Cristianesimo, nulla della preghiera, nulla della provvidenza, nulla del complesso del divenire storico di questo mondo con tutte le sue assurdità, e non si capisce neanche il senso della vita e della morte di Gesù.
Carlo Maria Martini