PERFEZIONA LA RICERCA

FestiviFeriali

Parole Nuove - Commenti al Vangelo e alla LiturgiaCommenti al Vangelo
AUTORI E ISCRIZIONE - RICERCA

Torna alla pagina precedente

Icona .doc

TESTO Commento su Giovanni 2, 13-22

Casa di Preghiera San Biagio FMA   Home Page

Dedicazione della Basilica Lateranense (09/11/2010)

Vangelo: Gv 2, 13-22 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Gv 2,13-22

13Si avvicinava intanto la Pasqua dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. 14Trovò nel tempio gente che vendeva buoi, pecore e colombe e, là seduti, i cambiamonete. 15Allora fece una frusta di cordicelle e scacciò tutti fuori dal tempio, con le pecore e i buoi; gettò a terra il denaro dei cambiamonete e ne rovesciò i banchi, 16e ai venditori di colombe disse: «Portate via di qui queste cose e non fate della casa del Padre mio un mercato!». 17I suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo per la tua casa mi divorerà.

18Allora i Giudei presero la parola e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». 19Rispose loro Gesù: «Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere». 20Gli dissero allora i Giudei: «Questo tempio è stato costruito in quarantasei anni e tu in tre giorni lo farai risorgere?». 21Ma egli parlava del tempio del suo corpo. 22Quando poi fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che aveva detto questo, e credettero alla Scrittura e alla parola detta da Gesù.

Dalla Parola del giorno

Non fate della casa del Padre mio un mercato!

Come vivere questa Parola?

È la prima volta che Giovanni chiama Dio "Padre mio" e parla del tempio come "casa del Padre mio". Inoltre introduce una nuova forma di culto: non bestiame e denaro ma culto spirituale e cuore pieno d'amore. E questo è adorare Dio "in spirito e verità"!

E ancora una cosa delle parole di Gesù ci apre ad una novità assoluta: Egli è il tempio di Dio. "Distruggete questo tempio e in tre giorni lo farò risorgere." E Giovanni precisa: "Ma egli parlava del tempio del suo corpo".

Gesù Risorto è il ‘nuovo Tempio', l'unico luogo dove la Trinità dimorerà fino alla fine dei tempi. E chi vive in Lui Risorto diviene anch'egli tempio della Sua Presenza, Sua Dimora! Così come dal tempio di Gerusalemme, nella visione di Ezechiele, scorrono sorgenti di acqua pura e purificatrice, così sarà di coloro che accolgono il Risorto: dal loro cuore scorreranno acque sanatrici, opere di carità che dissetano, consolano, curano. Accanto a coloro che consapevolmente custodiscono Dio nella loro vita chiunque potrà sperimentare il calore del cuore di Dio. "I loro frutti non cesseranno": matureranno sempre.

Oggi nel mio rientro al cuore mi chiederò se sono veramente figlio/a del Risorto e dunque ‘casa di Dio'. Che questa consapevolezza mi renda felice e che io possa divenire sempre più ‘tenda per Dio'.

Signore Gesù, che il tuo contattarti ogni giorno nell'Eucaristia renda sempre più tutta/o me stessa/o tempio tuo!

La voce di una mistica

Essere ‘casa di Dio' è avere gli occhi suoi, il pensiero assimilato da lui, il cuore tutto preso, tutto invaso, come fuori di sé e passato in lui, l'anima piena della sua anima, piena della sua preghiera, tutto l'essere catturato.
Beata Elisabetta della Trinità

 

Ricerca avanzata  (56576 commenti presenti)
Omelie Rituali per: Battesimi - Matrimoni - Esequie
brano evangelico
(es.: Mt 25,31 - 46):
festa liturgica:
autore:
ordina per:
parole: