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TESTO Commento su Luca 1,26-38

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria (08/12/2009)

Vangelo: Lc 1,26-38 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 1,26-38

In quel tempo, 26l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».

29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».

34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Tre figure giganteggiano durante il tempo di avvento: Giovanni il profeta, Giuseppe il giusto, Maria la bella. Oggi, all'inizio del percorso, ci è proposta la fede cristallina e senza macchia dell'adolescente di Nazareth.

Maria è immacolata, cioè preservata dal peccato originale: questo dice, oggi, la festa che celebriamo. La frattura interiore che ognuno riconosce in sé, cioè la difficoltà di amare fino a colmare il nostro e l'altrui desiderio senza possesso, senza ombre, è cancellata in Maria, in previsione della salvezza operata da Cristo. Maria conserva questa trasparenza: nella sua vita tutto è "sì" all'amore e alla volontà di Dio, tutto in lei è realizzazione della santità che Dio semina nei nostri cuori, a partire dal momento del nostro concepimento. Celebrare il tempo di avvento significa recuperare lo sguardo trasparente di Maria, lo stupore nello scoprire un Dio che chiede collaborazione ad una ragazzina di tredici anni, che scende a compromessi, che chiede ospitalità, che decide di salvarci ma solo attraverso la nostra presenza, la nostra amicizia. Maria, nella sua disarmante semplicità, argomentando con il principe degli arcangeli, ci insegna ad avere un cuore talmente folle da credere che Dio può entrare nel grembo acerbo di una adolescente. Maria vive ciò che anche noi viviamo: col battesimo, ci troviamo nella sua stessa condizione, il nostro peccato è cancellato. Facciamo fiorire la santità in noi.

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