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TESTO Commento su Luca 11,47-54

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

Giovedì della XXVIII settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (15/10/2009)

Vangelo: Lc 11,47-54 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 11,47-54

47Guai a voi, che costruite i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. 48Così voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri: essi li uccisero e voi costruite. 49Per questo la sapienza di Dio ha detto: “Manderò loro profeti e apostoli ed essi li uccideranno e perseguiteranno”, 50perché a questa generazione sia chiesto conto del sangue di tutti i profeti, versato fin dall’inizio del mondo: 51dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l’altare e il santuario. Sì, io vi dico, ne sarà chiesto conto a questa generazione. 52Guai a voi, dottori della Legge, che avete portato via la chiave della conoscenza; voi non siete entrati, e a quelli che volevano entrare voi l’avete impedito». 53Quando fu uscito di là, gli scribi e i farisei cominciarono a trattarlo in modo ostile e a farlo parlare su molti argomenti, 54tendendogli insidie, per sorprenderlo in qualche parola uscita dalla sua stessa bocca.

Prega con noi Teresa la grande, spagnola di fuoco che riformò l'ordine dei carmelitani, facendolo diventare fucina di santi. Una delle poche donne "dottore della chiesa": il suo insegnamento è utile a tutti i discepoli.

I santi e i profeti bisogna riconoscerli mentre sono in vita, non quando sono morti e sepolti (e magari abbiamo contribuito a farli morire!). Gesù è severo con i suoi contemporanei che celebrano i profeti con monumenti e lapidi, dopo essere stati uccisi dai loro padri! E, fidatevi, non è solo l'atteggiamento del passato: ancora oggi la Chiesa stenta a riconoscere i profeti mentre sono in vita, rischiando continuamente di metterlo in croce ed emarginarli perché considerati strani o inopportuni. Uomini e donne che, anche nel recente passato, inviati dallo Spirito, hanno subito il disprezzo della Chiesa, quando non una vera e propria persecuzione. Siamo sempre aperti al soffio dello Spirito, allora, per non incorrere in questo grave errore. La grande Teresa, che oggi vediamo in tutta la sua statura spirituale, ebbe molto a soffrire a causa degli uomini di Chiesa, maschilisti e chiusi nei propri pregiudizi, che mal digerivano il dinamismo fattivo di una donna, seppur religiosa, nella cattolicissima Spagna cinquecentesca. Ma lo Spirito, e il suo padre spirituale, san Giovanni della Croce, la pensavano diversamente...

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