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TESTO Commento su Luca 10,1-12

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Giovedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario (Anno I) (01/10/2009)

Vangelo: Lc 10,1-12 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 10,1-12

1Dopo questi fatti il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi. 2Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. 5In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!”. 6Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”. 10Ma quando entrerete in una città e non vi accoglieranno, uscite sulle sue piazze e dite: 11“Anche la polvere della vostra città, che si è attaccata ai nostri piedi, noi la scuotiamo contro di voi; sappiate però che il regno di Dio è vicino”. 12Io vi dico che, in quel giorno, Sòdoma sarà trattata meno duramente di quella città.

Prega con noi, oggi, la piccola Teresa di Lisieux, entrata giovanissima in Carmelo e morta dopo pochi anni, fautrice di una spiritualità semplice, armoniosa, che grande influsso avrà nei credenti dell'Ottocento.

Teresa non è mai uscita dalle mura del suo monastero, eppure, a sorpresa, è stata scelta come patrona delle missioni. La ragione deriva dal suo desiderio di essere, nel corpo mistico della Chiesa, il cuore pulsante d'amore. Lei stessa ne scrive, nei suoi diari: senza il cuore, cioè l'amore, la Chiesa non sarebbe nulla: i missionari sarebbero dei funzionari e i martiri degli squilibrati e l'opera di evangelizzazione, un'impresa commerciale come tante. Così, dal suo piccolo rifugio nel nord della Francia, coltivando le rose, Teresa ha avuto l'intuizione di indicare a tutti l'origine di ogni missionarietà: un cuore divorato dall'amore per Cristo e per i fratelli. Gesù, inviando i discepoli ad annunciare il vangelo, non sta pianificando una campagna pubblicitaria, ma sta indicando lo stile con cui dire il vero volto di Dio. È un forte richiamo, all'inizio del mese di ottobre, mese missionario, ad interrogarci sul nostro modo di testimoniare la fede cristiana là dove viviamo. Va bene l'organizzazione, vanno bene le iniziative, va bene tutto, ma prima di ogni altra cosa ci vuole il cuore! Solo una candela accesa fa luce! (E non importa che sia un cero gigantesco, basta anche un lumino...)

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