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TESTO Commento su Luca 2,41-51

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Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria (20/06/2009)

Vangelo: Lc 2,41-51 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

Visualizza Lc 2,41-51

41I suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. 42Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono secondo la consuetudine della festa. 43Ma, trascorsi i giorni, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. 44Credendo che egli fosse nella comitiva, fecero una giornata di viaggio e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; 45non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. 46Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai maestri, mentre li ascoltava e li interrogava. 47E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. 48Al vederlo restarono stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 49Ed egli rispose loro: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 50Ma essi non compresero ciò che aveva detto loro.

51Scese dunque con loro e venne a Nàzaret e stava loro sottomesso. Sua madre custodiva tutte queste cose nel suo cuore.

Ieri abbiamo celebrato l'ampiezza del cuore di Gesù, la misura senza misura del suo amore, la sua impressionante compassione e tenerezza. È il cuore di Cristo, il dono di sé che egli ha voluto fare, che ci svela il vero volto del Padre. E della madre. Senza scivolare troppo nel sentimentalismo, è vero che quando incontriamo delle persone in gamba, spesso ci accorgiamo che, alle loro spalle, ci sono famiglie solide, persone significative, eventi fondanti. Così la devozione popolare ha voluto, all'indomani della festa dell'amore di Cristo, fare memoria dell'amore di Maria. Un amore che passa anche attraverso l'esperienza della croce, come ci ricorda la tetra profezia di Simeone, oggi. Maria si è fidata di Dio, gli ha dato un corpo per nascere, ha consacrato l'interezza della sua vita e dei suoi affetti all'annuncio del Regno. Ha reso possibile la missione di Gesù, l'ha assecondata, motivata, incoraggiata. Fino al Calvario. Lì, sotto la croce dove la madre "sta", come annota Giovanni, Maria ha compiuto il più grande atto di fede della storia: credere di non essersi clamorosamente sbagliata. Grazie madre, per il dono del figlio, grazie per la tua grande fede. Insegnaci ad amare.

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