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TESTO Commento su Giovanni 19,31-37

Paolo Curtaz   Ti racconto la Parola

Sacratissimo Cuore di Gesù (Anno B) (19/06/2009)

Vangelo: Gv 19,31-37 Clicca per vedere le Letture (Vangelo: )

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31Era il giorno della Parasceve e i Giudei, perché i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato – era infatti un giorno solenne quel sabato –, chiesero a Pilato che fossero spezzate loro le gambe e fossero portati via. 32Vennero dunque i soldati e spezzarono le gambe all’uno e all’altro che erano stati crocifissi insieme con lui. 33Venuti però da Gesù, vedendo che era già morto, non gli spezzarono le gambe, 34ma uno dei soldati con una lancia gli colpì il fianco, e subito ne uscì sangue e acqua. 35Chi ha visto ne dà testimonianza e la sua testimonianza è vera; egli sa che dice il vero, perché anche voi crediate. 36Questo infatti avvenne perché si compisse la Scrittura: Non gli sarà spezzato alcun osso. 37E un altro passo della Scrittura dice ancora: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto.

Sacro Cuore: il centro del Vangelo, l'essenza di Dio, il cuore del messaggio cristiano è che Dio è amore e questo amore ci è stato definitivamente rivelato in Gesù. Immaginare l'amore non è mai semplice, la festa di oggi cerca di concentrare il nostro sguardo e la nostra fede sulla misura dell'amore di Dio per noi.

Ciascuno di noi si fa una sua idea di Dio, mischiando cose sentite, convinzioni personali, esperienze più o meno positive, istinto, cultura, l'ultimo articolo scandalistico sul Vaticano, la trasmissione (orribile!) su presunti miracoli... sapeste che brutte cose sento dire di Dio in giro! Mi piacerebbe, ogni tanto, interrompere qualcuno e dire: "Senti, il Dio in cui credi è terribile! Perché non lo abbandoni e credi nel Dio di Gesù Cristo?" A sentire molti, Dio è proprio un tipaccio da rispettare ma da evitare! Povero Dio! Non dev'essere facile avere a che fare con noi! Dobbiamo riconoscerlo con onestà: è successo anche al nostro cristianesimo di dipingere Dio in un modo terribile, un Dio giudice spietato, di cui avere timore e rispetto. Gesù ci svela, invece, il volto di un Padre che scruta l'orizzonte per aspettare il figlio che se n'è andato, un pastore che cerca per ore la pecora perduta, il medico che è venuto per curare, colui che, pur potendo, non giudica. Abbiamo ancora molto cammino da fare, amici, per convertire il nostro cuore allo stupore della misura dell'amore di Cristo.

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